La Comunità di Sant’Egidio compie 48 anni. A Roma festeggiamo oggi questo anniversario del “popolo di Sant’Egidio” con una celebrazione che sarà presieduta a San Giovanni in Laterano da monsignor Matteo Zuppi, da pochi mesi arcivescovo di Bologna.
Il regalo più gradito lo farà la famiglia Al Hourani con la sua presenza a Roma: sono i primi profughi siriani che arriveranno proprio oggi con i corridoi umanitari, aperti grazie ad un accordo tra Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese, da una parte, e i ministeri dell’Interno e degli Esteri, dall’altra. Grazie a questo progetto ecumenico, mille altri profughi, attualmente nei campi del Libano, del Marocco e dell’Etiopia, raggiungeranno nei prossimi mesi l’Italia in piena sicurezza, senza affrontare i “viaggi della morte” nel Mediterraneo.
Per ora questo sistema funziona solo per l’Italia ed è interamente a spese delle organizzazioni che l’hanno promosso, ma siamo convinti che può essere un modello anche per altri Stati europei perché mette insieme la necessità di salvare vite umane e la sicurezza. Ma l’apertura dei corridoi umanitari è solo uno dei dossier su cui si è concentrato il lavoro di Sant’Egidio nell’anno appena trascorso. (Dire)
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