Dopo la grane affluenza di pubblico nel primo mese di apertura, il Munda dell’Aquila – Museo nazionale d’Abruzzo – raddoppia le offerte. Nell’ampia sala didattica a Borgo Rivera sara’ visitabile la mostra “I mitici anni Cinquanta”, periodo d’oro a L’Aquila quando un gruppo di giovani intellettuali infransero, attraverso un’opera continua ed attenta, i confini della periferia per accostarsi alle fonti originarie della cultura nazionale. Nacque cosi’ nell’estate del 1955 dal circolo incontri culturali la Mostra Panoramica Nazionale di pittura contemporanea che esplicava nello stesso titolo gli intenti delle 75 opere allora esposte nella sala rossa del Teatro comunale.
La rottura dell’ambito provinciale si era compiuta. Le opere di artisti nazionali furono in seguito acquisite dal Museo Nazionale d’Abruzzo per tracciare, attraverso altre acquisizioni di maestri locali, De Sanctis, Cencioni, Iorio, il binario della effervescenza artistica aquilana. Binario doppio, quindi, se accanto alle loro opere saranno esposte le sculture di Emilio Greco, l’espressionismo di Fausto Pirandello, la satira graffiante di Mino Maccari, l’astrattismo di Giuseppe Capogrossi ed ancora Guttuso, Mafai, Cantatore. E’ l’esplosione dei colori, ben rappresentati dalla bella immagine dell’invito, e’ l’informale che sommerge le devastazioni del panorama postbellico, assemblando energie comuni, e confrontandosi con le nuove tecnologie e con i movimenti internazionali di grande creativita’ artistica. Mostra visitabile con il biglietto di 4 euro del Museo. Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Lunedi’ chiuso. La prima domenica del mese l’ingresso al Munda e’ gratuito.
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