Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2016, che quest’anno si terra’ domani, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Universita’ e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo nelle scuole delle province dell’ Abruzzo.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrera’ nella giornata oltre 60mila ragazzi con lo slogan “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”. L’evento nella provincia di L’Aquila si svolgera’ presso l’Istituto Comprensivo “U. Postiglione” di Raiano (L’Aquila) dove la Polizia di Stato incontrera’ circa 130 studenti della scuola secondaria di primo grado. Una vita da social, come ormai molti sanno, e’ un progetto itinerante sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di Generazioni Connesse, che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.
L’iniziativa ha anche una sua pagina facebook unavitadasocial, nella quale vengono riportate tutte le attivita’ e le impressioni dei giovani studenti. L’obiettivo delle attivita’ di formazione e’ insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialita’ comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per se’ e per gli altri. La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete – si legge in una nota della questura dell’Aquila – e’ un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca e’ assolutamente determinante. Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online. Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si e’ detto preoccupato della sicurezza online dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.
Le misure piu’ utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%). Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i piu’ frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l’8% delle risposte).
In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie. Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi – sono di grande importanza perche’ aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro Paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.
“Nel 2015 sono stati 3 gli arresti effettuati per pedofilia online, con 17 denunciati, 1850 siti monitorati, 8 perquisizioni effettuate e 20 siti web pedopornografici inseriti in black list” – dichiara Elisabetta Narciso dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni dell’Abruzzo. “Prevenzione e formazione sono gli strumenti piu’ efficaci nei confronti dei giovani affinche’ imparino a navigare con consapevolezza in internet. La formazione consente di aiutare i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web. Preme ricordare che la Specialita’ e’ presente anche sulla Rete, continua Elisabetta Narciso, con consigli utili che possono essere reperiti sul sito poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso l’App scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per il mondo Apple che Android”.
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