Coldiretti: “Il livello del Po è salito di oltre un metro”

Per effetto delle intense precipitazioni “il livello idrometrico del fiume Po è salito di oltre un metro in sole ventiquattro ore” ma “il maltempo si sta facendo sentire in montagna con la caduta della neve e nei diversi corsi d’acqua e non mancano le preoccupazioni per la stabilità idrogeologica, dopo un inverno caldo e siccitoso […]

Per effetto delle intense precipitazioni “il livello idrometrico del fiume Po è salito di oltre un metro in sole ventiquattro ore” ma “il maltempo si sta facendo sentire in montagna con la caduta della neve e nei diversi corsi d’acqua e non mancano le preoccupazioni per la stabilità idrogeologica, dopo un inverno caldo e siccitoso in cui fino ad ora in Italia sono caduti in media appena 51,1 millimetri di pioggia a gennaio”.

Una situazione che ha visto “il dicembre 2015 classificato come il meno piovoso dal 1800”, quando sono iniziate le rilevazioni con il 91% di precipitazioni in meno. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti del 8 febbraio al Ponte della Becca con l’arrivo di una serie di perturbazioni che attraversera’ l’Italia per tutta la settimana.

“La pioggia in pianura e la neve sulle montagne è- sottolinea la Coldiretti- manna contro la siccità ma per non creare problemi è necessario che le precipitazioni non siano violente per poter essere meglio assorbite dal terreno inaridito“. C’è infatti “una drammatica siccità invernale con il Po che sta risalendo dopo aver raggiunto livelli tipici del periodo estivo mentre i grandi laghi si trovano prossimi ai minimi storici del periodo con il lago Maggiore che è al 15% della sua capacità mentre il lago di Como è al 12,9% e quello di Garda al 33,6%”.

“La neve- precisa la Coldiretti- è una scorta importante per garantire gli afflussi idrici determinanti per lo sviluppo dei raccolti agricoli nei prossimi mesi”. Siamo di fronte, conclude la Coldiretti, “agli effetti dei cambiamenti climatici che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione e pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi a causa delle bizzarie del tempo”. (Dire)

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