Il Misery Index Confcommercio di dicembre si e’ attestato su un valore stimato di 19,2 punti, in aumento di due decimi di punto rispetto al mese di novembre. Il modesto peggioramento rilevato nell’ultimo mese, si legge in una nota, si inserisce in un contesto in cui la ripresa dell’economia stenta ad assumere ritmi di sviluppo sostenuti. Le dinamiche registrate negli ultimi mesi dal Mic e dalle sue componenti indicano, dopo il calo rilevato nei mesi estivi, una stabilizzazione, in linea con un andamento del mercato del lavoro che, seppure in miglioramento nell’arco del 2015, non e’ stato in grado di garantire un significativo e continuo aumento dei livelli occupazionali ed un ridimensionamento della disoccupazione estesa, soprattutto di quella parte riconducibile agli scoraggiati.
A dicembre il tasso di disoccupazione ufficiale si e’ attestato all’11,4%, valore analogo a quello rilevato a novembre, in riduzione di un punto percentuale su base annua. Il numero di disoccupati e’ aumentato di 18mila unita’ sul mese precedente e si e’ ridotto di 254mila unita’ rispetto a dicembre del 2014. Il numero di occupati e’ diminuito di 21mila unita’ rispetto al mese precedente e aumentato di 109mila nei confronti dello stesso mese del 2014.
Nel mese di dicembre le ore di Cig autorizzate sono diminuite del 52,3% rispetto allo stesso mese del 2014, fenomeno su cui potrebbe aver influito, come nel mese precedente, il blocco autorizzativo sostanzialmente disposto dall’INPS e finalizzato all’allineamento delle procedure alle disposizioni normative introdotte dal d.lgs. N. 148/2015. Sulla base di questa stima si e’ calcolato che le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte a ULA – siano diminuite di 8mila unita’ su base mensile e di 79mila unita’ su base annua. Anche a dicembre il numero di scoraggiati e’ stimato in contenuto aumento. Il combinarsi dell’aumento dei disoccupati ufficiali e degli scoraggiati con una diminuzione del numero di persone in CIG ha comportato un modesto incremento del tasso di disoccupazione esteso salito al 15,2%.
Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono rimasti invariati (-0,1% a novembre ed ottobre). La figura 1 mostra le due componenti del Mic (in rosso l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto ed in blu la disoccupazione estesa), mentre l’ingrandimento riporta l’andamento complessivo del disagio sociale negli ultimi dieci mesi.
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