Si tiene anche all’Aquila la giornata di mobilitazione che i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda hanno indetto per oggi con l’obiettivo di chiedere al Ministero dell’Istruzione l’apertura di un tavolo di confronto che tenga conto dei diritti acquisiti dai precari coinvolti dal concorso. Le Segreterie provinciali dei sindacati ribadiscono che il concorso pubblico è lo strumento di reclutamento che garantisce assunzioni trasparenti, in contrapposizione alla chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici. Il concorso è un atto dovuto ma prima vanno gestite le situazioni di eccezionalità che ancora permangono, nonostante le assunzioni del piano nazionale. Non è colpa dei precari se per anni l’organico di fatto è stato gonfiato a scapito dell’organo di diritto, utilizzando i contratti a tempo determinato per l’ordinario funzionamento delle scuole. La sentenza della Corte di Giustizia Europea che vieta la reiterazione dei contratti va attuata, determinando i criteri per l’assunzione di coloro che possono vantare tale reiterazione.
I sindacati ritengono che dopo il parere critico del Consiglio superiore della pubblica istruzione, sia necessario:
– risolvere la situazione di chi pur avendo i titoli per l’assunzione rischia di essere estromesso da un concorso a dir poco selettivo, che non valorizza il lavoro e le professionalità acquisite
– sanare l’illegittimità della mancata assunzione dei docenti della scuola dell’infanzia delle Graduatorie di merito e delle GAE, che non hanno potuto concorrere al piano nazionale di assunzioni con il pretesto della delega sul percorso 0-6, che non ha avuto alcun finanziamento
– bandire il terzo ciclo di tirocinio formativo attivo per i docenti di terza fascia, spesso in possesso di anni di servizio cospicui come quelli dei colleghi delle altre graduatorie, ma che rischiano di non poter concorrere, perché privi del requisito dell’abilitazione.
La mobilitazione unitaria parla al mondo del precariato esteso perché quando c’è un confronto tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione si estendono i diritti per tutti.
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