“Sono stato condannato a pagare una sanzione amministrativa di 2.594,28 euro per aver difeso le fasce sociali piu’ deboli, minori, disabili, anziani e piu’ in generale chi vive ai margini della societa’. La mia colpa e’ stata quella di aver inoltrato, da sindaco di San Salvo, una comunicazione scritta al Questore e al comando della Polizia Municipale di Pescara, al fine di autorizzare una manifestazione contro i tagli alla spesa sociale”. Lo fa sapere Gabriele Marchese, oggi consigliere comunale.
L’iniziativa – ricorda l’ex sinaco – si tenne il 20 maggio 2011 davanti al palazzo della Regione Abruzzo in viale Bovio a Pescara, dove eravamo oltre 300 manifestanti tra sindaci circa 70, consiglieri ed assessori comunali, rappresentanti di cooperative sociali, lavoratori, organizzazioni sindacali ed utenti, riuniti per protestare contro i notevoli e drastici tagli dei finanziamenti ai Comuni che la Giunta Chiodi aveva operato. I tanti sindaci presenti, con fascia tricolore e gonfaloni, nel pieno esercizio delle proprie funzioni, erano giunti a Pescara per dialogare e confrontarsi con il governo regionale. Avevamo ufficialmente richiesto un incontro al fine di evitare i pesanti tagli alla spesa sociale ma incomprensibilmente non ci hanno ricevuti. Essendo in molti, stazionando davanti alla sede della Regione al fine di essere ascoltati e non avendo altro luogo dove fermarci si e’ occupato temporaneamente la sede stradale. Questo e’ quanto accaduto. Sono stato l’unico ad essere sanzionato perche’ avendo rispetto delle leggi ho comunicato agli organi competenti lo svolgimento della manifestazione. Rispettero’ la sentenza e paghero’ la multa anche se non la condivido. Spendere i propri soldi per una giusta causa a difesa dei disabili, dei malati e degli anziani non e’ da tutti. Mentre si assiste al dilagare quotidiano della corruzione ed in particolare da parte di chi utilizza la pubblica amministrazione per fini personali – afferma Marchese – diventa per me un onore potermi fregiare di questa ulteriore medaglia. Il tutto assume un significato profondo e va a rafforzare i valori di equita’ e giustizia sociale per i quali mi sono sempre battuto”.
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