Il 17 febbraio le forze di sicurezza egiziane si sono presentate alla sede del Centro El Nadeem per la riabilitazione delle vittime della violenza, nella capitale Il Cairo, consegnando un ordine di chiusura senza fornire alcuna spiegazione. Per Amnesty International, questa decisione sembra rappresentare un’ulteriore fase della repressione contro le attiviste e gli attivisti per i diritti umani in Egitto.
“Il Centro El Nadeem per la riabilitazione delle vittime della violenza ha costituito un’ancora di salvezza per centinaia di vittime della tortura e per le famiglie di coloro che sono stati sottoposti a sparizione forzata. Siamo di fronte al tentativo di chiudere un’organizzazione che è stata un bastione della difesa dei diritti umani e una spina nel fianco delle autorità per oltre 20 anni” – ha dichiarato Said Boumedouha, vicedirettore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.
“Le autorità devono sospendere l’ordine di chiusura del Centro e fornire un’esauriente spiegazione delle ragioni che lo hanno determinato. Il Centro deve avere l’opportunità di contestare l’ordine di chiusura di fronte a un tribunale” – ha aggiunto Boumedouha.
Il Centro El Nadeem ha ottenuto il riconoscimento nel 1993. Da allora ha fornito assistenza legale e consulenza psicologica fondamentali a centinaia di vittime di tortura.
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