Amnesty International e Voci per la Libertà premiano non solo i volti noti della musica italiana, ma, come ogni anno, sono alla ricerca del brano più rappresentativo delle tematiche legate ai diritti umani proveniente dalla scena emergente. Per questo motivo lanciano il bando di concorso che assegna il Premio Amnesty International Italia Emergenti.
La scadenza del bando è il 30 aprile ma per tutti gli artisti che si iscriveranno entro il 19 marzo c’è l’opportunità in più del premio Web Social. Amnesty International Italia e Voci per la Libertà sono lieti di annunciare le 10 canzoni candidate al Premio riservato ai big della musica italiana, che quest’anno giunge alla sua 14esima edizione.
Ecco i 10 brani candidati al Premio Amnesty International Italia 2016:
“87 ore” dei 99 Posse, “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, “Perché?” di Alex Britti, “Povero Drago” di Luca Bussoletti, “L’ultima notte” di Carmen Consoli, “Per questo paese” di Emma Marrone, “Figli come noi” de Il Muro del Canto, “Io come te” dei Nomadi, “Barbara” di Piotta (feat. Modena City Ramblers) e “Le case di Mosul” di The Sun.
Nel 2015 sono stati molti gli artisti attenti al tema dei diritti umani!
Il riconoscimento viene assegnato da una giuria specializzata alla canzone che meglio di altre ha saputo promuovere i temi cari ad Amnesty International. Le 10 canzoni sono state scelte da un’ampia rosa di segnalazioni giunte dal pubblico.
87 ore – 99 Posse
La canzone è stata composta per la colonna sonora del film-documentario omonimo, che racconta la storia dell’insegnante Francesco Mastrogiovanni, costretto al TSO in seguito al quale morirà dopo 87 ore di agonia.
Pronti a salpare – Edoardo Bennato
Una folk song sull’attualissimo problema dei migranti e delle condizioni in cui affrontano i viaggi verso la speranza. Bennato unisce il sound delle Americhe alle grandi tragedie del mediterraneo per ricordarci che il mondo è un’unica grande casa.
Perché? – Alex Britti
Alex Britti trova un nuovo modo per affrontare il tema della violenza sulle donne, scrivendo una lettera indirizzata a un uomo che ha scacciato via l’amore con le stesse mani con cui una volta accarezzava la sua donna.
Povero Drago – Luca Bussoletti
Il pop di Luca Bussoletti ci ricorda l’importanza della fratellanza anche nei momenti oscuri. La canzone è stata scritta per i 40 anni di Amnesty International Italia; tutti i ricavati sono stati devoluti proprio ad Amnesty con il sostengo della nazionale cantanti.
L’ultima notte – Carmen Consoli
Carmen Consoli, già vincitrice del Premio nel 2010 e autrice di diversi brani legati ai diritti umani anche in questo album, propone una ballata che punta il dito contro l’interesse morboso della televisione per lo spettacolo macabro delle morti e dei dispersi che il mare porta con sé.
Per questo paese – Emma Marrone
La libertà di amare e di stare insieme al di là delle differenze sessuali, religiose e di razza, un invito al nostro Paese perché questo diritto sia riconosciuto. Un brano che crede che il cambiamento sia possibile.
Figli come noi – Il Muro del Canto
Nel folk dei Muro del Canto troviamo la tradizione della canzone politica, che ricorda tutte le vittime degli abusi di potere di chi, indossando una divisa, dovrebbe invece difenderci dalla violenza.
Io come te – Nomadi
Abbiamo tutti lo stesso sangue, la stessa faccia, cambia solo il colore della pelle. Un canto a cuore aperto sull’integrazione come arricchimento culturale e umano, nella canzone d’autore dei Nomadi, attenti narratori della contemporaneità.
Barbara – Piotta (feat. Modena City Ramblers)
Ancora un brano contro la violenze sulle donne, affrontata però dagli occhi delle vittime che spesso non riescono a denunciare i maltrattamenti subiti. Un testo ricco di vivide immagini che toccano l’ascoltatore grazie alla comunicatività del rap.
Le case di Mosul – The Sun
I giovani e coraggiosi The Sun non hanno paura di usare immagini forti per puntare i riflettori sulla guerra e invitare alla pace, al rispetto dei diritti umani, alla coesistenza pacifica e alla libertà religiosa.
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