«Siamo rimasti notevolmente sorpresi dalla candidatura per il centrodestra di Bertolaso a Sindaco di Roma. Il personaggio è purtroppo ben noto alla cronaca, e non in termini positivi, fin dall’epoca della sua incapacità gestionale dell’emergenza rifiuti in Campania dello scorso decennio, proseguendo col disastroso operato manifestato in occasione del tragico sisma che ha colpito il nostro territorio nel 2009» –È quanto affermano gli attivisti del Movimento 5 Stelle dei comitati riuniti di L’Aquila BeppeGrillo.it, Periferie Unite e Comitatus Aquilano – «Molto nota è la sua telefonata con l’ex Assessore Regionale alla Protezione Civile, Daniela Stati, all’alba della scossa di terremoto di magnitudo 4.1 che si verificò già il 30 marzo del 2009, nella quale proprio lui, all’epoca Capo della Protezione Civile Nazionale, si preoccupava che la conferenza stampa che si sarebbe tenuta l’indomani, dovesse risultare un’operazione mediatica di rassicurazione nei confronti della popolazione aquilana, nonostante lo sciame sismico con terremoti di magnitudo anche importante che si stavano verificando da mesi nell’ambito del territorio aquilano. Le sue Affermazioni furono avvalorate anche del Sindaco Cialente, che ribadì in quella occasione che non vi poteva essere alcun pericolo di una forte scossa di terremoto. Rassicurazioni autorevoli che hanno condizionato drammaticamente le decisioni degli aquilani inducendoli a non passare la notte fuori di casa. La tragedia delle 309 vittime non è stata evitata, pur di sconfessare con determinazione le ricerche di un tecnico come Giampaolo Giuliani, irriso dalle istituzioni ufficiali.Guido Bertolaso ha subìto un lungo processo, noto come “Grandi Rischi”, insieme a sette suoi ex colleghi e collaboratori, ma tutti assolti, per effetto della sentenza della Cassazione del 20 novembre 2015 tranne uno, il suo vice Bernardo De Bernardinis che, per effetto dei benefici di legge, non si farà mai nemmeno un giorno dei due anni di galera ricevuti».
«Anche la gestione post sisma – proseguono gli attivisti 5 Stelle – fu viziata da scelte colpevoli: Bertolaso non tenne conto delle preferenze dei cittadini del centro storico per case removibili in legno (come avvenuto per la ricostruzione di Onna) e non volle considerare la presenza di tremila case sfitte site nel territorio aquilano.Inoltre i prodotti locali venivano buttati, mentre faceva arrivare generi di sostentamento dall’esterno». «Se a tutto ciò si aggiunge il coinvolgimento di Bertolaso in altri fatti poco chiari che lo hanno visto ‘a sua insaputa’ ritrovarsi a occupare immobili e a usufruire di altri favorucci probabilmente in cambio di varie attività altrettanto poco chiare, non possiamo che avvisare gli amici romani di far molta attenzione – concludono i 5 Stelle – quando alle prossime amministrative andranno a votare, perché, se voteranno Guido Bertolaso, potrebbero ritrovarsi a fare i conti con un personaggio che non sa ascoltare i reali bisogni del territorio e privilegia il fattore mediatico alla salvaguardia della salute e della vita dei cittadini. Le nostre vittime sono anche sulla sua coscienza, e di operazioni politiche ‘truffa’ in Italia, ne abbiamo già subìte troppe per permetterne altre».
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