Gli Istituti “E. Mattei” Di Civitella Roveto (AQ) e “San Giovanni Bosco” di Gioia Dei Marsi (AQ) sono stati selezionati per prendere parte al progetto “Promozione di ambienti di apprendimento laboratoriali: Il mondo dà i numeri”: l’innovativo programma per l’utilizzo delle nuove tecnologie in classe promosso da CASIO Italia e nato all’interno di un Protocollo d’Intesa siglato a ottobre 2015 con il MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Il progetto, che ha visto la collaborazione del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, ha l’obiettivo di innovare la didattica attraverso l’introduzione di strumenti di calcolo di ultima generazione e di software per il loro utilizzo, in grado di dar vita a dei veri e propri laboratori.
Al bando hanno partecipato quasi 600 scuole, di cui oltre 300 Scuole Secondarie di II grado e oltre 250 Scuole Secondarie di I grado. In linea con le indicazioni de “La Buona Scuola”, il progetto “Promozione di ambienti di apprendimento laboratoriali: Il mondo dà i numeri” individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale: l’iniziativa vuole evidenziare l’utilità delle calcolatrici sia per l’insegnamento che per l’apprendimento delle discipline scientifiche. Il programma si articola attraverso la costruzione di ambienti sperimentali dove poter applicare i modelli matematici alle scienze forensi, una disciplina volta a risolvere i casi investigativi che, negli ultimi anni, ha guadagnato un’enorme popolarità grazie a serie televisive come CSI, Numbers, R.I.S. Delitti Imperfetti. Come è possibile identificare le persone attraverso l’analisi della voce? Come si fa a stabilire l’ora di un decesso? A che velocità viaggiavano i due automezzi prima dello scontro? Prendendo spunto da situazioni simulate, insegnanti e studenti esplorano alcuni fenomeni scientifici che possono rivelarsi utili agli investigatori per analizzare situazioni complesse.
Il progetto intende, infatti, mettere in evidenza il legame indissolubile tra realtà e matematica, disciplina che – sebbene spesso percepita come astratta – costituisce un potente strumento di indagine sui fenomeni del CASIO ha messo a disposizione delle Scuole che parteciperanno al progetto 100 kit, così suddivisi:
• 50 kit per le scuole di I grado con calcolatrici scientifiche CASIO CLASSWIZ fx-991EX e relativo materiale didattico (3 casi investigativi, 1 software emulatore, 10 guide
• 50 kit per le scuole di II grado con calcolatrici grafiche CASIO fx-CG 20 e relativo materiale didattico (3 casi investigativi, 1 software emulatore, 10 guide rapide, 1 centralina CLAB con 2 sensori, 4 sensori extra, 1 libro a cura dei docenti CASIO “Vedere la matematica”)
Casio, inoltre, organizzerà due eventi di informazione dedicati ai docenti delle scuole vincitrici del bando. Il primo appuntamento, organizzato in collaborazione con il MIUR, è il convegno nazionale che si terrà a Roma giovedì 10 marzo e che darà ai docenti delle scuole partecipanti una panoramica sul progetto, inquadrandolo nelle attività di promozione della cultura scientifica intraprese dal MIUR. Il secondo appuntamento è invece per aprile, con un incontro specifico di natura tecnica condotto dal Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Infine, mirate azioni di monitoraggio, condotte da tre persone del Miur e tre referenti CASIO, consentiranno di ricevere feedback da docenti e studenti sull’esperienza effettuata.
I risultati dell’ultima rilevazione Ocse-Pisa del 2012 hanno messo in evidenza come l’utilizzo delle calcolatrici grafiche e scientifiche nelle scuole di numerosi Paesi – come Norvegia, Svizzera e Danimarca – rappresenti uno strumento didattico largamente utilizzato per arricchire le competenze degli studenti, che ottengono in media risultati migliori rispetto ai loro coetanei italiani. Come dimostrato dall’ultimo rapporto dell’ Ocse-Pisa “Low Performing Students, perché restano indietro e come aiutarli” infatti, le performance degli studenti italiani sono tra le più basse di tutti i Paesi europei, il che mette in luce la necessità di programmi speciali in grado di far avvicinare di più i giovani alla matematica e che siano d’aiuto ai docenti.
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