Cresce il consumo di frutta in Toscana. Lo rivelano le stime di Confagricoltura sul 2015, che registrano un aumento dell’8% rispetto al 2014. Complessivamente nel 2015 “sono stati prodotti 400.000 quintali di frutta interamente consumati in Toscana“. Lo scorso anno “è stato eccezionale”, spiega Antonio Tonioni, presidente sezione ortofrutta di Confagricoltura Toscana, perché “la frutta ha raggiunto una qualità organolettica ai massimi livelli grazie ad un clima incredibilmente favorevole”. Il resto lo hanno fatto le campagne di sensibilizzazione sulla sana e corretta alimentazione, e “questo ci ha permesso di raggiungere una fascia di acquisto come quella fra i 15 e i 25 anni che prima era irraggiungibile”. Così come “l’attenzione verso i prodotti a chilometro zero, merito di una politica aziendale indirizzata sempre più verso la riconoscibilità e la tracciabilità”. Inoltre, “le nostre aziende riducono al minimo l’utilizzo di fitofarmaci che utilizzano in maniera mirata solo in caso di urgente necessità”.
“Da noi permane però un costo di produzione di gran lunga superiore rispetto al resto delle regioni italiane e questo fa sì che non vi siano ulteriori investimenti in questo settore”. Complessivamente in Toscana sono presenti 2.000 ettari dedicati alla coltivazione di frutta, di questi 1.300 sono dedicate alla coltivazione di mele. Il 60% della produzione totale avviene in Valdichiana dove i 2/3 dei 1.500 ettari a disposizione sono dedicati alla coltivazione di mele “golden ruggine” e “stayman ruggine”. (Dire)
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