La Lega proprio non se la sente di dare il suo assenso a Guido Bertolaso candidato del centrodestra, proposto da Forza Italia, a sindaco di Roma. Fonti parlamentari vicine a Matteo Salvini raccontano che la decisione e’ presa: “Basta- e’ stato il ragionamento del Carroccio- quel candidato non ci piace. E’ stato scelto uno che probabilmente si piazzera’ quarto. Era meglio puntare su Marchini che almeno avrebbe avuto la chance di giocarsela al ballottaggio”.
La Lega ha cosi’ deciso di interpellare autonomamente i romani. Sabato e domenica saranno allestiti gazebo in alcune piazze della Capitale, ai quali ci saranno parlamentari del Carroccio sul territorio come Barbara Saltamartini e i rappresentati dei Municipi di ‘Noi con Salvini’. Ai cittadini sara’ chiesto di esprimersi su quello che dovra’ essere il candidato: le opzioni sono Alfio Marchini, Guido Bertolaso, Francesco Storace, Fabio Rampelli, Irene Pivetti. I leghisti sperano proprio che i romani dicano un chiaro ‘no’ a Bertolaso per poter esprimere un candidato alternativo.
I ‘maldipancia’ con Fdi sono al limite della rottura. I leghisti precisano che non puo’ essere il partito di Giorgia Meloni a dettare le condizioni sul candidato a Roma, perche’ non c’e’ piu’ la visione di un centrodestra tripartito tra Nord, Centro e Sud. Fratelli d’Italia, viene sottolineato, non puo’ imporre condizioni visto che anche se a Milano si sfilasse su Stefano Parisi sarebbe irrilevante.
“E’ chiarissimo che io sono il candidato di centrodestra.Sono stato un’ora fa con Giorgia Meloni a visitare i mercatini illegali all’Eur. Mi pare che anche lei abbia confermato che loro, anche Silvio Berlusconi, sono convinti della mia candidatura”. Così il candidato sindaco del centrodestra a Roma, Guido Bertolaso, in diretta su Radio 2 alla trasmissione ‘Un giorno da pecora’.
“Se vincono altri alle consultazioni volute da Salvini” in programma sabato e domenica a Roma “io non mi ritirero’ dalla candidatura– aggiunge-. Si parla sempre di una delle tre forze. Voteranno contro di me molti di quelli di Storace e Marchini, questo mi pare ovvio”.(Dire)
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