Il governo italiano dallo scorso mese ha iniziato “con discrezione” a consentire il decollo dalla base Nato di Sigonella in Sicilia dei droni Usa che colpiscono obiettivi di Isis in Libia e nel Nord Africa. La rivelazione di ieri del Wall Street Journalviene commentata oggi dal ministro degli Esteri e dal premier italiani. L’uso della base di Sigonella autorizzato dal governo italiano per l’invio di droni americani in Libia “non è un preludio all’intervento militare”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a margine di un incontro con gli imprenditori italiani ad Istanbul. “L’uso della base di Sigonella non richiede una comunicazione specifica in Parlamento” da parte del governo, ha aggiunto Gentiloni. In relazione alla necessità di comunicare al Parlamento l’uso della base, il capo della Farnesina ha aggiunto che “sarà il ministro delle Difesa a valutare”.
Anche Renzi ha parlato delle autorizzazioni per l’utilizzo della base di Sigonella per la partenza dei droni anti terrorismo. “Sono caso per caso – ha detto il premier Matteo Renzi, a Rtl 102.5 -. Si tratta di fare iniziative contro terroristi e potenziali attentatori dell’Isis, siamo in piena sintonia con i nostri partner internazionali”. “La priorità è la risposta diplomatica ma se abbiamo prove evidenti che si stanno preparando attentati l’Italia fa la sua parte”.
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