“Ben venga anche la spettacolarizzazione di un evento, come la chiusura di scarichi abusivi sul fiume, se questo rappresenta un deciso colpo di acceleratore per l’avvio regolare della stagione balneare. Ma adesso occorrono tempi certi per superare un’emergenza che non deve condizionare la nuova stagione balneare”.
Lo afferma il responsabile nazionale di Cna Balneatori, Cristiano Tomei, secondo il quale “l’iniziativa assunta ieri dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, di effettuare di persona un sopralluogo sull’asta fluviale, puo’ diventare il segno di una inversione di tendenza nella gestione dell’emergenza inquinamento, che lo scorso anno ha determinato un gravissimo danno di immagine per l’intero Abruzzo, a patto che si lavori davvero ‘a testa bassa’ per superare l’emergenza. Un punto sul quale le imprese di balneazione, e le associazioni ambientaliste – spesso inascoltate – chiedono di concentrare le attenzioni e l’impegno di istituzioni spesso distratte. Del resto, anche nel nostro incontro recente con il sottosegretario Mazzocca e il vicesindaco Del Vecchio avevamo chiesto un deciso intervento sugli scarichi abusivi e un ruolo di repressione affidato alla Polizia provinciale”. Secondo Tomei, si tratta adesso di “avviare una corsa contro il tempo, in modo da assicurare un programma con tempi e interventi certi per il risanamento delle acque del Pescara, principale fonte inquinante delle nostre coste, in modo da consentire un regolare avvio della stagione balneare, ormai prossimo”. “In questo senso – conclude – va accolta positivamente l’indicazione scaturita dal vertice con sindaci, azienda acquedottistica e Provincia di Pescara, per stilare un calendario di interventi su depuratori e collettori”.
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