Le vittime del cancro, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono in continuo aumento: nel 2030 supereranno gli 11 milioni e questa malattia diverrà la principale causa di decesso. Si ritiene però che il 20-30% delle neoplasie possa essere prevenuto adottando stili di vita corretti e sottoponendosi con regolarità a visite ed esami di diagnosi precoce.
Corretti stili di vita e diagnosi precoce sono le parole chiave anche per Fondazione ANT, da anni al lavoro sul fronte della prevenzione oncologica con progetti di sensibilizzazione ed educazione sanitaria nelle scuole e sul territorio, cui si affianca un programma ormai consolidato di visite e controlli gratuiti e aperti a tutti. Un impegno che ha portato la Fondazione a erogare in poco più di dieci anni oltre 125.000 visite in diversi ambiti: 21.000 nel solo 2015 le visite e i controlli diagnostici gratuiti erogati per la diagnosi tempestiva di melanoma, noduli tiroidei, neoplasie ginecologiche e mammarie.
Gli ultimi dati in tema di accesso alle cure ci dicono che quasi un cittadino su dieci rinuncia a curarsi per motivi economici e liste di attesa troppo lunghe – commenta Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT – Per noi la prevenzione oncologica è un diritto irrinunciabile. La consideriamo parte di quella che più in generale è la missione di ANT, la diffusione dell’Eubiosia, la dignità e qualità della vita per tutti. In questi anni abbiamo offerto gratuitamente oltre 125.000 visite: se in questo modo avessimo contribuito a salvare anche solo una vita sarebbe già un risultato straordinario. Il 20 gennaio è entrato in vigore il decreto “appropriatezza” con cui il Ministro Lorenzin ha inteso mettere ordine alle prescrizioni degli esami, volendo escludere quelli inutili o ridondanti. Per adesso quello che si osserva è una forte preoccupazione da parte degli Assistiti e una grande confusione da parte dei medici. Nessuna delle nostre visite è stata pagata dal Servizio Sanitario Nazionale, ma sono state donate ai cittadini da aziende o da privati – prosegue Pannuti – Se, come sembra, ci dovrà essere un ulteriore decreto per fare chiarezza sul precedente, mi auguro che il Ministro Lorenzin consideri anche le organizzazioni non profit affinchè, grazie ad integrazione concreta e non a parole, nel sistema sanitario si possano creare dei percorsi virtuosi che, pur nella razionalizzazione dei costi, non creino sofferenze per gli Assistiti.
Entrando nel dettaglio dei singoli progetti, il Centro Raccolta Dati di ANT rileva che dal 2004 a fine 2015 sono state realizzate 104 mila visite dermatologiche in 72 province italiane (2 in più rispetto al 2014) per l’individuazione del melanoma, un tumore che si sviluppa sulla cute, nelle mucose e nell’occhio e per cui la diagnosi precoce è particolarmente importante. Le visite di prevenzione vengono effettuate da un medico specialista ANT con l’ausilio di un videodermatoscopio, strumento sofisticato per la diagnosi precoce delle lesioni sospette. Dal 2009 è stato sviluppato anche un programma di ecografie gratuite dedicato alla tiroide che ha raggiunto già 39 province italiane (7 in più rispetto al 2014) con oltre 15.500 controlli ecografici. La diagnosi precoce di un eventuale nodulo tiroideo consente al paziente di intervenire, nel modo più adeguato e tempestivo possibile, con ulteriori indagini laboratoristiche, strumentali e bioptiche.
Particolare attenzione è posta da ANT al tema dei tumori femminili. Con il Progetto Donna, nato nel 2009, ANT offre gratuitamente visita ginecologica, PAP test, ecografia trans-vaginale e/o trans-addominale per la diagnosi tempestiva dei tumori della sfera ginecologica: 2.253 sono state le donne coinvolte nel progetto in 5 città italiane. Parallelamente si è sviluppato il Progetto Mammella per la diagnosi precoce delle neoplasie mammarie – a tutt’oggi la prima causa di morte oncologica nella popolazione femminile – che in pochi anni ha raggiunto 3.530 donne di ogni età. Per le donne under 45 sono disponibili infatti visita, ecografia mammaria integrata da indagine DOBI; per le donne over 45 sono a disposizione visita, mammografia digitale ed ecografia mammaria.
Nel corso dell’ultimo anno grande impulso è stato alle attività legate alla corretta alimentazione nella convinzione che una dieta sana ed equilibrata rappresenti uno degli strumenti più importanti ed efficaci nella prevenzione primaria e nella terapia delle malattie ormai tipiche delle società occidentali, le cosiddette malattie del benessere. In questo campo è stato avviato, nella sede di Bologna e in altre parti d’Italia, un progetto mirato a migliorare le abitudini alimentari della cittadinanza e articolato in due parti: da un lato incontri divulgativi dedicati alla corretta alimentazione come prevenzione delle malattie degenerative; dall’altro visite gratuite di prevenzione nutrizionale e terapia delle malattie del benessere, condotte da un medico nutrizionista ANT (già oltre 100 le visite offerte in pochi mesi). Inoltre, in via sperimentale e nella sola sede di Bologna, è partito da pochi mesi anche il Progetto Cavo Orale: controlli clinici approfonditi dall’utilizzo di un moderno strumento, il VELscope VX, permettono di evidenziare, in modo non invasivo e in fase precoce, le lesioni sospette.
Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT di Bologna, Brescia, Pesaro e Porto Sant’Elpidio, presso strutture sanitarie messe gratuitamente a disposizione della Fondazione da soggetti terzi e all’interno dell’Ambulatorio Mobile – Bus della Prevenzione ANT. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all’avanguardia (mammografo digitale, ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare anche nelle zone meno servite del territorio nazionale i progetti di prevenzione della Fondazione.
Tutte le visite sono effettuate da specialisti della Fondazione e sono offerte gratuitamente. Questo è possibile grazie alla disponibilità di risorse economiche reperite sul territorio, derivanti dalle donazioni di privati cittadini, aziende e istituzioni.
Sul sito internet www.ant.it è possibile trovare maggiori informazioni sui programmi di prevenzione, consultare il calendario delle visite in programma, iscriversi alla newsletter della Fondazione ANT. In alternativa è possibile contattare la sede ANT di Bologna al numero 051 7190111.
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