“Itinerari Culturali attraverso il Novecento nel Centro Storico di Napoli” rappresenta una iniziativa unica, nella quale mettere a valore il rilievo culturale e monumentale del Centro Storico, Patrimonio UNESCO, della Città di Napoli, attraverso il dialogo con prestigiosi intellettuali e la cittadinanza tutta, chiamati a confrontarsi sulle grandi questioni civili e culturali enucleate in alcuni temi-guida: egemonia, giustizia, resistenza, autodeterminazione, innovazione”. E’ quanto spiega in una nota, che annuncia l’iniziativa culturale, l’Amministrazione cittadina.
Cinque testi e cinque intellettuali, tra febbraio e giugno prossimi, si interrogheranno, insieme con Elena Coccia, Presidente Osservatorio Permanente Centro Storico di Napoli – Sito UNESCO, in una vera e propria Scuola di Politica e di Conoscenza.
L’iniziativa si articola in diversi incontri e si svolge a partire dalla presentazione di volumi rappresentativi di luoghi culturali e di tematiche salienti di notevole e scottante attualità, senza ridursi all’episodico – una costellazione di argomenti sparsi e discontinui, capaci magari di offrire alcune suggestioni, ma non di concorrere alla visualizzazione cognitiva di un vero e proprio immaginario di senso.
Gli itinerari costituiscono un percorso politico-culturale, in grado di affrontare le categorie del presente sullo sfondo del loro contesto sociale e storico, di forte approfondimento tematico e di spessore culturale.
Apertura con la lectio magistralis di Pasquale Voza, professore emerito di letteratura italiana all’Università di Bari, sul pensiero di Gramsci e il concetto di Egemonia, domani, venerdì 26 febbraio, con inizio alle ore 16.30, nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, a Napoli; a seguire – tutti nella Sala Multimediale “Giorgio Nugnes” presso il Palazzo Comunale di via Verdi, 35, a Napoli – i seminari sulla “Giustizia” (25 marzo, Imma Barbarossa), la “Resistenza” (22 aprile, Francesco Soverina), la “Autodeterminazione” (13 maggio, Gianmarco Pisa) e sulla “Innovazione”, a partire dal Sessantotto (3 giugno, Maria Teresa Iervolino).
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