L’Aquilano Venanzio Gizzi e’ il nuovo presidente dell’Unione Europea delle Farmacie Sociali (Uefs). E’ stato un voto unanime quello che ieri, a Bruxelles, la rappresentanza italiana ha ottenuto nella federazione continentale che raggruppa migliaia di farmacie con scopi mutualistici in otto paesi comunitari. Per la prima volta, nella storia delle farmacie comunali europee, un italiano ricopre la prestigiosa carica al vertice del sistema delle farmacie comunali e premia il lavoro svolto in questi anni da Venanzio Gizzi, presidente Assofarm – a favore ed a tutela degli interessi delle farmacie pubbliche in Italia e, in generale, dei servizi pubblici locali.
“Una vittoria tutta italiana, nata dall’impegno collettivo – ha affermato il presidente Gizzi – di oltre 6.500 farmacisti e manager che quotidianamente lavorano nelle strutture farmaceutiche comunali associate ad Assofarm. La Federazione ha ottenuto la guida della Uefs grazie ad un programma nato da esperienze di successo e sperimentazioni coraggiose compiute nel contesto italiano, una risposta netta a chi considera le farmacie comunali un ramo secco della pubblica amministrazione locale”. Al contrario le farmacie comunali italiane, per esempio, da un indagine svolta dall’ufficio studi di Assofarm, hanno versato alle casse comunali, nell’ultimo biennio, circa 150 milioni di euro oltre a decine di milioni di servizi resi al cittadino. Del programma accennato dal presidente Gizzi, i membri della Uefs hanno particolarmente apprezzato la volonta’ di ampliare la base associativa oltre i confini della farmacia, comprendendo altre organizzazioni impegnate nella mutualita’ sociale con particolare attenzione agli anziani.
“Di fronte ad una strutturale carenza di risorse pubbliche – ha osservato Gizzi – e’ fondamentale sviluppare sinergie tra soggetti che condividono medesimi valori e mission sociali”. A cio’ si aggiunge l’impegno ad avviare una comunicazione piu’ dinamica, multicanale, rivolta tanto a target istituzionali e tecnici quanto all’opinione pubblica europea nel suo complesso. E anche in questo caso il laboratorio italiano giochera’ un ruolo fondamentale. “Negli ultimi anni in Italia abbiamo utilizzato con successo lo strumento dei workshop e delle conferenze – dichiara il segretario generale di Assofarm Francesco Schito – e da qualche tempo stiamo sperimentando innovativi progetti di responsabilita’ sociale delle nostre aziende che coinvolgono il cittadino verso comportamenti virtuosi per la propria salute e per le finanze degli enti locali proprietari delle farmacie comunali”. “Stiamo iniziando una grande avventura – conclude Venanzio Gizzi – abbiamo l’ambizione di inserirci in un dibattito volto a risolvere la crisi d’identita’ dell’Unione europea. Siamo convinti che parte di questa risposta passi anche attraverso iniziative dal basso, che ridisegnano i rapporti tra cittadino e istituzioni, che promuovono una cittadinanza attiva nel welfare, che rinnovino le strategie pubbliche a favore del diritto alla salute per tutti in un contesto di risorse limitare. Il farmacista e’ la figura sanitaria piu’ vicina al cittadino, e’ fisicamente per le vie delle nostre citta’, il nostro compito sara’ quello di portarlo anche nei palazzi di Bruxelles e Strasburgo”.
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