Telecom Italia e Orange potrebbero fondersi in un colosso delle telecomunicazioni di matrice franco italiana? L’ipotesi va avanti da settimane ma ieri, in seguito al vertice di Parigi, Matteo Renzi si è esposto: “Siamo ben felici se si creerà un polo che potrà valorizzare la cultura latina, franco-italiana, europea, ma lasciamo che sia il mercato a fare la propria parte. E’ finito il tempo in cui si investiva a parole e non con i soldi”. Quella del premier è un’apertura che segue le dichiarazioni di tono simile di Hollande: “Abbiamo parlato – ha spiegato il Presidente della Repubblica francese – di quanto potremmo fare sul piano industriale, perché l’idea è quella di avere dei campioni europei in alcuni settori del futuro, come le energie rinnovabili, l’industria navale, probabilmente nella difesa e per le tlc. Se vogliamo avere un peso in questo mercato ci devono essere dei contatti, ma chi sarà il socio di maggioranza o di minoranza lo decideranno le aziende. Non c’è futuro per le industrie se non si fanno partnership volte all’eccellenza. Sono d’accordo con quanto ha detto Renzi che non bisogna temere gli investimenti, ma se vogliamo essere i migliori dobbiamo saper giocare con i migliori”.
Le dichiarazioni di Renzi e Hollande arrivano a poche ore dall’apertura del numero uno di Orange Stephane Richard, che nel corso di un evento al Cairo ha detto che potrebbe valutare una fusione con Telecom se a proporlo fosse Vincent Bollorè, presidente di Vivendi, principale azionista del gruppo italiano. “Se un giorno Bollorè mi dicesse: la cosa migliore sarebbe fare un accordo tra di noi e fare in modo che Orange acquisti Telecom italia, analizzeremmo la possibilità”. (Fanpage.it)
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