“Vogliamo un’Europa della cittadinanza europea, delle opportunità e dei progetti concreti. Per questo, con la Francia, lanciamo un progetto sperimentale per la mobilità dei giovani del servizio civile, basato sulla difesa dei valori europei di libertà e democrazia. E siamo fieri di annunciarlo in occasione di un vertice dedicato alla memoria di Valeria Solesin, la giovane ricercatrice veneziana uccisa al Teatro Bataclan durante gli attacchi terroristici di Parigi dello scorso novembre”. Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei Sandro Gozi annunciando – nell’ambito di un’iniziativa congiunta con il Sottosegretario di Stato con delega alle Politiche giovanili e al Servizio Civile Luigi Bobba – la firma della dichiarazione d’intenti relativa al progetto pilota italo-francese che permetterà a 100 giovani volontari, tra italiani e francesi in servizio civile, di effettuare un’esperienza di mobilità.
“Il progetto- ha proseguito Gozi- permetterà ai giovani di tutte le classi sociali di fare esperienza di educazione alla cittadinanza europea attraverso la mobilità. Un’attenzione particolare sarà riservata ai giovani svantaggiati. Siamo convinti che il progetto possa favorire la comprensione reciproca tra le giovani generazioni e rafforzare i legami di amicizia tra l’Italia e la Francia, ma anche rafforzare la dimensione europea del servizio civile: un primo passo verso la realizzazione di un vero servizio civile europeo a 28”.
Il documento è stato sottoscritto insieme al Ministro per gli Affari urbani, la Gioventù e lo Sport Patrick Kanner e al Segretario di Stato agli Affari Europei Harlem Désir a Venezia nell’ambito del trentatreesimo Vertice intergovernativo italo-francese. “Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto con la sottoscrizione di questo Accordo sul progetto pilota, che arricchisce ulteriormente il rapporto di collaborazione tra Italia e Francia- dichiara Bobba- i giovani coinvolti saranno impegnati in iniziative di sostegno ai rifugiati, nell’accompagnamento a persone in situazioni di esclusione o di disagio, nella protezione dell’ambiente e nella promozione della cultura e del territorio. Si tratta di una esperienza di Servizio bi-nazionale che rappresenta anche un primo passo verso un sorta di Erasmus del Servizio civile. La realizzazione del progetto si baserà anche sulla partecipazione delle associazioni e organizzazioni non governative, che svolgono attività nel settore del Servizio civile, nonché sulla rete delle città italiane e francesi gemellate. L’Italia e la Francia- conclude Bobba- istituiranno una cabina di regia snella, composta da rappresentanti dei due Paesi, alla quale sarà affidata la definizione e il monitoraggio della corretta attuazione del progetto”. (Dire)
Lascia un commento