“Esistono tifosi che, seguendo la logica del branco e dell’idiozia, decidono, di fronte agli occhi indifferenti di decine di altre persone, di schernire e offendere la dignità umana, come ci dimostrano quelle deplorevoli immagini che arrivano direttamente da Madrid e da Roma. Ed esiste un tifoso granata che ha fatto della sua esistenza una lotta al razzismo e che ieri è entrato allo stadio finalmente da cittadino italiano.
Per la Giornata Mondiale contro il razzismo evito di concentrarmi sulla facile condanna dei primi, piuttosto preferisco raccontare la bellissima storia di Abdullahi Ahmed, uomo somalo di 28 anni, che festeggerà oggi, nella sala consiliare di Settimo Torinese, il conferimento della cittadinanza italiana, insieme con una comunità solidale che ha fatto dell’accoglienza e dell’inclusione sociale il suo punto di forza.
La storia di Abdullahi in Italia comincia nel 2008, dopo il lungo e difficile viaggio percorso da tanti dall’Africa verso il nostro Paese. La sua fortuna è stata quella di essere accolto nel centro Fenoglio della Croce Rossa, modello di accoglienza in tutta Italia. La sua ricchezza sta invece nel suo forte senso civico che si è tradotto in un impegno concreto e quotidiano per il bene comune, contro l’indifferenza, e per il dialogo tra culture e religioni diverse.
Il motto di questo giovane uomo di 28 anni è che ciascuno nella vita deve dare qualcosa di sé. Lui ci dà ogni giorno il suo lavoro nel centro Fenoglio come mediatore culturale a disposizione dei suoi connazionali, il suo tempo a favore della comunità in cui vive e degli studenti del territorio con cui, con curiosità e attenzione, ha avviato ormai uno scambio costante e reciproco di esperienze e sogni per il proprio futuro.
Io non so cosa Abdullahi abbia scelto per il suo ‘domani’. So però che oggi nasce un nuovo cittadino italiano, esempio straordinario di umanità e speranza per una società futura capace finalmente di abbattere quel muro dell’indifferenza e della paura che, mai come oggi, stanno minando i valori fondamentali della nostra Europa”. Lo ha detto Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.
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