Sono sette le vittime italiane dello schianto del bus in Catalogna, sull’autostrada che collega Valencia a Barcellona. È stato il ministro dell’interno catalano Jordi Jane a fornire le nazionalità di tutte le ragazze morte. Ci sono anche due tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca. Il bilancio complessivo è di 13 studentesse morte. I feriti sono 34.
Valentina Gallo di Firenze è la prima di un terribile elenco. In mattinata è stato anche accertato il decesso della studentessa toscana Elena Maestrini. Non ce l’ha fatta neanche la torinese Serena Saracino, che avrebbe compiuto 23 anni la settimana prossima. Sull’asfalto dell’autostrada catalana sono finiti i ragazzi di quattordici diversi Paesi del mondo. Le vittime erano di età compresa tra i 19 e i 25 anni.
Intanto è stato indagato per 13 omicidi per “imprudenza” l’autista che ieri ha perso il controllo dell’autobus degli studenti Erasmus lungo l’autostrada che unisce Valencia a Barcellona, in Spagna. A bordo c’erano 57 giovani di 22 nazionalità. L’uomo, 63 anni, avrebbe dovuto comparire stamani davanti a un giudice ma è stato portato in ospedale per cpmplicazioni respiratorie. Ieri sera era stato interrogato dal Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana.
La notizia, data in serata dalla Farnesina, ha trasformato in tragedia nazionale quello che era apparso come un dramma europeo, il coinvolgimento ragazzi protagonisti del programma di scambio Erasmus nello scontro frontale tra l’automezzo su cui viaggiavano e un’auto. Altri cinque studenti italiani sono fra i 34 feriti, di cui 3 molto gravi, 9 gravi e 2 non gravi.
Sul pullman viaggiavano una sessantina di studenti Erasmus che tornavano a Barcellona dalla Noche del Fuego delle feste delle Fallas, una festa tradizionale che si celebra a Valencia. L’autista del pullman ha perso il controllo e ha attraversato la linea di demarcazione tra le due corsie: a quel punto il mezzo si è ribaltato ed è andato a schiantarsi contro un altro veicolo che procedeva in direzione opposta. L’incidente è avvenuto vicino a Fregrinals, 150 chilometri a sud di Barcellona e al chilometro 333, in un tratto considerato ‘maledetto’ per la frequenza degli incidenti.
L’autista, sopravvissuto allo schianto al pari delle due persone a bordo del veicolo, è risultato negativo ai test per alcol e droga ma potrebbe esser stato vittima di un colpo di sonno. Già ieri sera era stato incriminato per omicidio colposo plurimo delle 13 studentesse morte.
I giovani erano ragazzi di varie università catalane, ma soprattutto dell’Università di Barcellona e dell’Università Autonoma di Barcellona, e persone di diverse nazionalità legate ai due atenei.
I feriti, tutti tra i 21 e i 29 anni, sono di 19 nazionalità diverse: Italia, Francia, Olanda, Finlandia, Ungheria, Germania, Svezia, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Regno Unito, Perù, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Palestina, Giappone, Ucraina. Molti di loro sono iscritti a facoltà universitarie di Barcellona. I feriti sono stati portati in diversi ospedali della zona, mentre le vittime sono state trasportate a Tortosa dove è stato allestito un centro per accogliere i familiari.
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