“Una partecipazione personale sentita per quella che è una tragedia vera, a tutte le famiglie delle vittime dell’incidente del bus in Catalogna, in particolare quelle delle ragazze italiane”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini intervenendo a ‘Unomattina’.
Nell’incidente stradale, avvenuto in Spagna nel tragitto da Valencia a Barcellona, hanno perso la vita 13 studentesse Erasmus. Sette di loro erano italiane.
“Ho dedicato gran parte della mia carriera all’Erasmus che tuttavia resta un progetto straordinario che dà ai nostri ragazzi l’opportunità di fare un’esperienza di vita e di apertura verso il mondo. Questo resta e questo deve restare”, ha sottolineato il ministro che ha definito l’Erasmus come la terza grande rivoluzione della storia, dopo quella francese e quella industriale. La Spagna, ha ricordato ancora Giannini, è da sempre la meta preferita degli studenti italiani che fanno esperienze di studio all’estero, così come l’Italia lo è per gli spagnoli. Purtroppo, quanto accaduto, “come testimoniano i dati di un’inchiesta in corso, è una tragica fatalità, e non di un problema di sicurezza. La preoccupazione dei genitori che hanno i ragazzi all’estero- ha concluso il ministro- è comprensibile, ma dobbiamo sempre saper riconoscere la fatalità. Le statistiche in merito sono chiare: su 3 milioni di studenti Erasmus gli incidenti sono davvero pochi. La struttura è solida”. (Dire)
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