L’On. Stefano Dambruoso, Questore alla Camera dei Deputati, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano ( www.unicusano.it )
Un esercito di 400 combattenti inviato da Daesh per seminare il terrore. È l’Associated Press che riporta la notizia citando fonti di sicurezza europee e irachene. Dopo aver accolto migliaia di foreign fighter l’Isis avrebbe addestrato e spedito in Europa uomini pronti a sferrare attacchi nel Continente. “Ho delle perplessità sul fatto che siano stati addestrati miratamente per tornare in Europa a fare attentati –ha affermato Dambruoso-. Se ci fosse stato questo piano di addestramento per poi tornare in Europa io sarei molto preoccupato, ma non credo che ci troviamo di fronte a questo scenario. Credo che l’obiettivo principale di queste persone sia sostenere le guerre in loco con l’Isis e contro Assad. Quelli che tornano sono addestrati, perché hanno avuto la possibilità di maneggiare armi ed esplosivo, di fare pratica di guerra, che poi replicata nel nostro territorio diventa terribile, ma non credo che siano stati spediti in Europa dall’Isis”.
“In Italia organizzare un viaggio per arrivare in luoghi di guerra è un reato, reato di organizzazione del viaggio per finalità terroristiche –ha spiegato Dambruoso. Questo è già uno strumento molto importante. Uno degli strumenti su cui si sta discutendo da tempo è il controllo da parte dei servizi segreti del Pnr, con cui si potrebbero controllare tutti gli acquirenti di biglietti verso aeroporti considerati a rischio. C’è però il problema della violazione della privacy. Diritto alla sicurezza e diritto alla riservatezza nella nostra società si trovano spesso a configgere”.
“A introdotto questo elemento della super procura col decreto legge anti-terrorismo –ha aggiunto Dambruoso-, è auspicabile che le varie procure anti-terrorismo europee siano coordinabili con un unico ufficio che lavora su tutto il territorio europeo. La difficoltà di coordinarsi potrebbe essere superata almeno sul terreno del terrorismo perché ne abbiamo davvero bisogno”.
“Differenze tra Al Qaeda e Isis? Al Qaeda era una vera e propria associazione criminale con capi e sottocapi riconoscibili –ha spiegato Dambruoso-. Non tutti potevano entrare a farne parte, quindi era possibile fare indagini con maggiore margine di successo. Con l’Isis invece ci troviamo di fronte a cittadini europei che sono loro stessi ad auto addestrarsi sul web per raggiungere luoghi di guerra dove aderire alla retorica terroristica. Non hanno una struttura organizzata vera e propria, agiscono singolarmente e seguire centinaia di persone non è per nulla facile”.
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