In vista del vertice tra Unione Europea e India in programma domani a Bruxelles, MSF esorta il primo ministro indiano Narendra Modi a salvaguardare il ruolo del suo paese come “farmacia dei paesi in via di sviluppo” e resistere alle pressioni da parte dell’Unione Europea che vorrebbe sottoscrivere un accordo commerciale contenente disposizioni dannose per l’accesso ai farmaci a prezzi accessibili.
Durante il vertice, i funzionari dell’UE e il primo ministro Modi dovrebbero annunciare la ripresa dei colloqui – che durano ormai da più di nove anni – per i negoziati sugli accordi di libero scambio tra i due partner commerciali. I negoziati, in stallo da quasi tre anni, sembrano in fase di ripresa ma molte questioni controverse rimangono sul tavolo delle trattative.
“L’India è una fonte indispensabile di farmaci generici salvavita a prezzi accessibili su cui contano milioni di persone in tutto il mondo e ogni attacco a questa farmacia dei paesi in via di sviluppo avrebbe conseguenze disastrose”, dichiara la dott.ssa Joanne Liu, presidente internazionale di MSF. “MSF, che fornisce cure mediche in quasi 70 paesi, si affida in misura importante a farmaci generici indiani: due terzi di tutti i farmaci che acquistiamo per il trattamento di HIV, tubercolosi e malaria sono generici. La realtà è che non saremmo in grado di trattare la maggior parte delle persone, se non fosse per i farmaci generici a prezzi accessibili provenienti dall’India”.
Nel corso degli anni, forti pressioni da parte dei movimenti di persone affette da HIV, epatite C e cancro hanno consentito l’eliminazione di alcune delle peggiori disposizioni dai negoziati; tuttavia rimangono aperte una serie di questioni che potrebbero compromettere l’accesso ai farmaci. Tra tutte, quella che desta maggiore preoccupazione è il rafforzamento della proprietà intellettuale che – nel caso fosse applicato così come proposto dall’UE – potrebbe legittimare il blocco dell’esportazione di un farmaco generico verso i Paesi in via di sviluppo che ne hanno bisogno. Inoltre, una terza parte – come ad esempio MSF, che utilizza i farmaci nei paesi in via di sviluppo – potrebbe essere coinvolta in un’eventuale disputa giudiziaria legata alla violazione o meno della proprietà intellettuale sostenuta da una multinazionale farmaceutica semplicemente per aver acquistato o utilizzato il farmaco generico sotto processo. Tutto questo si tradurrebbe nel ritardo o nell’interruzione del trattamento con conseguenze estremamente serie sulla salute delle persone.
MSF fa grande affidamento sui farmaci generici a prezzi accessibili per svolgere la propria attività medica. Oltre il 97% dei farmaci antiretrovirali acquistati da MSF per il trattamento di 230.000 persone affette da HIV, e tre quarti dei farmaci utilizzati per il trattamento di oltre 23.000 persone affette da tubercolosi provengono da aziende generiche indiane.
L’anno scorso MSF ha lanciato la campagna “Hands Off Our Meds“ (Giù le mani dalle nostre medicine) per chiedere al Primo Ministro indiano Narendra Modi di proteggere la produzione di farmaci generici indiani di fronte alla pressione delle aziende farmaceutiche internazionali.
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