Commentando il dossier Panama Papers, Andre Spicer, Professore di comportamento organizzativo alla Cass Business School di Londra e Direttore del Centro per l’Impresa Responsabile alla Cass Business School, ha dichiarato:
“Le reazioni ai Panama Papers saranno probabilmente molto diverse in funzione dei paesi. Nei paesi con forti istituzioni economiche e dove il governo è visto di buon occhio, le persone saranno indignate dalle rivelazioni. Questo è chiaramente evidente in Islanda, dove i cittadini si sono indignati per il coinvolgimento del Premier in un sistema di evasione fiscale. Al contrario, nei paesi in cui le istituzioni economiche sono deboli e lo stato è spesso poco più di un racket di protezione, le persone tendono ad accettare cinicamente le rivelazioni – è improbabile che sia messa la pressione su figure chiave per far rendere dei conti.
L’ampia diffusione dell’evasione fiscale ha grandi costi diretti e indiretti. Secondo alcune stime, l’evasione fiscale costa ai governi di tutto il mondo 3.1 trilioni di dollari all’anno. La ricerca ha dimostrato che nei paesi in cui l’evasione fiscale è più comune, gli individui sono anche più propensi a barare in molti aspetti della vita di tutti i giorni, con un impatto negativo per la società: dalle interazioni quotidiane, come il prestare qualcosa a un vicino di casa, al rapporto tra i cittadini ed i loro rappresentanti eletti”.
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