Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il “Si’ all’Uomo” del Premio Nazionale “Domenico Allegrino”. Quella di sabato 9 aprile, e’ la decima edizione dell’evento, ideato e realizzato dal 2007, in occasione della ricorrenza della scomparsa di Domenico (29 marzo 1999), dall’Associazione a lui intitolata. La manifestazione si terra’ alle ore 9.30 all’Auditorium “Petruzzi” di Pescara. Il Premio, occasione speciale per rivivere le storie di chi ha scelto di aprirsi alla vita e donarsi agli altri senza riserve, raccontera’ quest’anno le storie del dottor Pietro Bartolo, del professor Antonio Silvio Calo’ e del giovane Mousa Shala.
Il dottor Pietro Bartolo ha detto “Si’ all’Uomo” da quando, in qualita’ di dirigente medico responsabile dell’Asl di Lampedusa, ha iniziato a soccorrere i migranti che arrivavano nell’isola, diventata simbolo europeo dell’emergenza profughi e dello spirito di accoglienza. L’instancabile medico, che con grande cuore e umanita’ aiuta dal 1991 immigrati, bambini e donne che fuggono dalla violenza e dalla miseria, ha ispirato anche il documentario di Gianfranco Rosi, “Fuocoammare” che ha vinto di recente l’Orso d’Oro al Festival di Berlino. Una statuetta che Bartolo stesso, di ritorno dalla capitale tedesca, ha riportato ai lampedusani definendola la “Coppa dei Campioni della solidarieta’”.
Altrettanto significativa l’esperienza del professor Antonio Silvio Calo’, professore di storia e filosofia al liceo classico “Antonio Canova” di Treviso, che insieme alla moglie e ai figli ha accolto nella sua villetta di Camalo’, frazione del comune di Povegliano, sei immigrati sbarcati in Sicilia: due nigeriani, due ghanesi e due gambiani, tutti dai 19 ai 30 anni. Una decisione che ha preso dopo aver saputo dell’ennesima tragedia in mare. Dall’incontro con gli immigrati che ha accolto nella sua casa, e’ scaturito un profondo legame affettivo tanto che ora i suoi “ospiti” lo chiamano “papa’”. Calo’, per l’esempio dato, ha ricevuto anche l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal presidente Mattarella. Infine, il premio “Si’ all’Uomo” andra’ a Mousa Shala, giovane egiziano che nel gennaio scorso ha sventato una rapina in un supermercato di Torino immobilizzando e consegnando ai carabinieri un rapinatore armato di coltello. Un gesto coraggioso ed esemplare che l’uomo ha compiuto nonostante fosse clandestino. Mousa, che in Italia ha riabbracciato tre fratelli, ha ottenuto il permesso di soggiorno e ha trovato un lavoro.
Il riconoscimento conferito ai premiati consiste in un’opera realizzata in esemplari unici dall’artista Nadia La Torre. Sara’ ospite della manifestazione anche il fotoreporter Stefano Schirato che ha realizzato di recente un reportage sulla crisi dei migranti lungo la rotta balcanica. La suggestiva atmosfera del Premio sara’ creata dalla performance di Giorgio Di Pietrantonio, compositore e polistrumentista che eseguira’ brani musicali con strumenti etnici. Saranno presenti anche numerosi studenti delle scuole medie e superiori di Pescara.
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