Il Pil pro capite del Mezzogiorno e’ quasi la meta’ di quello del Nord. E’ quanto emerge dal rapporto ‘Noi Italia’ dell’Istat: data una media nazionale nel 2014 di 25.256,7 euro, al Sud il Pil pro capite e’ pari a 16.761,8 euro, mentre al Nord Ovest a 30.821,1 euro. Al Centro e’ pari a 28.098,8 e al Nord Est a 29.734,2 euro.
Tra il 2013 e il 2014 l’incidenza della poverta’ – relativa e assoluta – e’ risultata sostanzialmente stabile, si legge ancora nel rapporto. La poverta’ relativa coinvolge circa un decimo delle famiglie residenti, quella assoluta il 5,7%. Nel 2013 le famiglie residenti in Italia hanno percepito un reddito disponibile netto (esclusi i fitti imputati) pari, in media, a 29.473 euro, circa 2.456 euro al mese. Il valore varia sensibilmente sul territorio: la provincia autonoma di Bolzano registra il livello piu’ elevato, 17.500 euro in piu’ rispetto al Molise, la regione con il valore piu’ basso. I paesi dell’Ue28 presentano notevoli differenze in termini di diseguaglianza. Nella graduatoria in ordine decrescente, l’indice di concentrazione colloca l’Italia al decimo posto (0,324), con un valore poco piu’ elevato di quello medio europeo (0,309).
Lungo la Penisola e’ la Sicilia a mostrare la concentrazione dei redditi piu’ alta, con un indice pari a 0,365, mentre Il reddito e’ piu’ equamente distribuito in Valle d’Aosta e in Friuli-Venezia Giulia. Nel 2014 l’indicatore di grave deprivazione materiale segna una riduzione, interessa l’11,6% delle persone (12,3% nel 2013). Il valore del Mezzogiorno (19,9%, oltre 4 milioni di individui), per quanto in forte diminuzione, e’ piu’ elevato di quello rilevato in tutto il Centro-Nord (7,2%, quasi 3 milioni di individui).
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