Virginia Raggi, candidata sindaco di Roma per il M5S, è stata ospite questa mattina negli studi di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano ( www.unicusano.it ), intervenendo ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
La decisione di candidarsi. “Dopo 100 richieste è arrivata la 101esima, molti cittadini molti attivisti mi hanno chiesto di provare e alla fine ho provato. Secondo me mi hanno preso per stanchezza… Sono molto contenta di questa decisione, anche se all’inizio ero un po’ spaventata per il fatto di conciliare la vita privata con quella pubblica, in effetti già in questi giorni sto facendo i conti con una vita che ha dei ritmi un po’ diversi, quindi devo riprogrammare un po’ la mia vita da questo punto di vista”.
L’incontro a Milano con Davide Casaleggio. “Abbiamo fatto il punto su come sta procedendo la campagna elettorale a Roma, ci siamo confrontati sui prossimi step. Ci sono sorprese in cantiere, stiamo organizzando un po’ di eventi. Il primo è la biciclettata del 24 aprile partendo da Piazza del Popolo. Le bici ricordano Ignazio Marino? Marino puntava solo sulle bici, abbiamo visto come ha tagliato le linee degli autobus. Noi vogliamo creare le piste ciclabili, ma allo stesso tempo incrementare la mobilità pubblica, di autobus, tram e corsie preferenziali. La bici sarà uno dei pezzi importanti, non sarà l’unico. Ci vuole il coraggio di fare una scelta che fino ad oggi non è mai stata fatta. I partiti tradizionali sono in crisi. A destra c’è più una questione di leadership più che di programma per Roma, la stanno prendendo come un gioco. Noi invece ci candidiamo per governare Roma. E’ giusto che i cittadini capiscono che un mondo è finito, deve cambiare. Devono spezzare con questa politica che pensa agli interessi di pochi e non dei cittadini”.
I media. “Stanno cercando in tutti i modi di trovare il pelo nell’uovo, continuassero a cercare. Ci piacerebbe che questo giornalismo così approfondito venisse rivolto anche nei confronti dei nostri avversari. Hanno detto che ero presente in un video mentre cantavo ‘Menomale che Silvio c’è’? La risposta del direttore dell’Unità dice tutto, quando ha ammesso che non ero io e ha ammesso di non aver fatto verifiche prima di pubblicare quel video. Lo ha definito giornalismo 2.0, se quello 2.0 non prevede verifiche, io preferisco quello 1.0. Staranno cercando una mia partecipazione allo zecchino d’oro o a bim bum bam… Magari diranno che ero io la voce del pupazzo Uan. Una volta per curiosità ho assaggiato un hamburger di seitan in un ristorante e subito hanno detto: la sindaca vegana. C’è questa voglia di classificare per forza qualunque cosa”.
Referendum trivelle. “Il referendum non è stato pubblicizzato per niente e questa è una cosa gravissima per una tv pubblica. Eppure tante persone hanno votato sì, questo è un dato importante che dovrebbe far riflettere il governo. L’astensionismo è una sconfitta di tutta la politica in sé, che hanno paura degli strumenti di democrazia diretta perché hanno paura che i cittadini possano rompergli il giochino. Noi abbiamo utilizzato la forza dei social, ma molte persone non utilizzano ancora molto internet, si affidano molto alla televisione, che colpevolmente non hanno dato spazio al referendum”.
Calcio. “Se il calcio fosse un argomento a corredo non ci troverei nulla di male, quando diventa uno dei principali argomenti di dibattito politico lo trovo preoccupante. Roma sta esplodendo, ha migliaia di problemi, focalizzarsi sulla fede calcistica del candidato sindaco mi sembra assurdo. Non sono tifosa di calcio e non seguo gli sport in generale”.
Atac. “Atac svolge un servizio essenziale che è quello del trasporto pubblico e noi riteniamo che debba solo essere gestita bene, anche perché gestisce il servizio in ordine di monopolio. Quindi se l’azienda va male, non è perché i cittadini non prendono l’autobus, ma perché funziona male. Ci sono tantissimi sprechi, a partire da consulenze inutili, da cui si possono recuperare tante risorse così come si può recuperare l’evasione. Abbiamo un parco auto e treni che è vecchissimo. C’è disinteresse da parte della dirigenza di Atac, volta non a far funzionare la macchina ma a far lavorare persone. Hanno utilizzato le municipalizzate come bancomat, queste persone costituivano base votante. Visto che ormai i dipendenti ci sono, penso che se Atac fosse ben gestita sarebbe possibile farla ripartire. I dipendenti sono messi nelle condizioni di lavorare male, sono loro i primi a doverci aiutare a ricominciare. La voglia di lavorare da parte loro c’è, la migliore occasione è sfruttare la voglia che hanno di ricostruire. I cittadini non si devono sostituire all’amministrazione, perché i cittadini pagano l’amministrazione perché svolga dei servizi. E’ però vero che i cittadini devono essere attivi, partecipare alla cosa pubblica. Non abbiamo nulla in contrario alle associazioni che aiutano a pulire la città, ma questa deve essere una cosa marginale rispetto all’azione dell’amministrazione. Noi dialoghiamo con tutti, con gentilezza. E’ ovvio che se non collaborano, i dirigenti vengono rimossi e vanno a casa”.
Grillo. “Ho sorriso quando Grillo ha detto che se non vinco si darà fuoco. Oggi, con tutti gli scandali che ci sono stati in politica e soprattutto a Roma, i cittadini iniziano ad essere veramente informati. Sarebbe assurdo se i cittadini continuassero a votare i vecchi partiti”.
Legalità. “I cittadini ad Ostia mi hanno chiesto tutti di riportare legalità. Non hanno parlato di trasporti, di decoro. Non ce la fanno più ad essere governati dalla malavita. Lo scioglimento per mafia è derivato dal fatto che la politica faceva gli interessi della mafia. Oggi il mare è gestito come fosse cosa privata di alcuni. Il lido invece deve essere gestito come un bene comune. Bisogna riportare la legalità in tutto quello che si fa ad Ostia”.
Rotazione dei dirigenti pubblici. “E’ una soluzione, se attuata bene. Bisogna farli ruotare perché spesso si trovano a contatto con situazioni molto particolari e questo gli consente di essere meno sottoposti a pressione e quindi più liberi”.
Roberto Spada vorrebbe candidarsi col M5S. “Noi le candidature le abbiamo già fatte e i requisiti sono ben precisi, perciò non credo che Roberto Spada potrebbe mai candidarsi. Il m5s ringrazia e rispedisce la richiesta al mittente. Ci sono altri partiti”.
In Svezia hanno creato il Ministero al futuro. “Ci abbiamo pensato ad un assessorato al futuro, ma abbiamo dei vincoli sui numeri degli assessori, che non ci consentono di conferire una delega così interessante. Se si riesce ad impostare un buon lavoro con una visione prospettica più lunga dei 5 anni, l’assessorato al futuro viene spalmato sugli altri. L’assessorato alla legalità? E’ una presa in giro. E’ tutta l’amministrazione che deve essere improntata alla legalità. Non si può svuotare il mare con un bicchiere, quindi è inutile”.
Renzi. “Secondo noi Renzi potrebbe rischiare qualcosa con il referendum a ottobre. Lui ha improntato la sua politica su annunci e spot, ma il paese è molto diverso da quello che lui va annunciando. Un premier, benché non eletto, dovrebbe essere il premier di tutti i cittadini italiani. Ritengo che sia suo dovere ineludibile di dialogare in maniera onesta con qualunque sindaco si vada a sedere in Campidoglio. Se dovesse invece cambiare atteggiamento a seconda di che colore è il sindaco, vorrebbe dire che è ancora più disonesto di quello che sta dimostrando fino ad adesso. Noi abbiamo attaccato duramente le dichiarazioni di Giachetti su questo punto. Stiamo parlando del governo del Paese e di quello della capitale. Continuano a fare dichiarazioni assolutamente vergognose”.
Rom. “Abbiamo l’Europa che ha indicato la strada del superamento dei campi rom, attraverso politiche che vanno verso la legalità. Questi rom vanno censiti, da un lato socio sanitario ed economico patrimoniale. I rom devono integrarsi all’interno della nostra città, rispettando le leggi che tutti noi rispettiamo. Semplificando si può dire ‘Annate a lavorà’? Sì. Questa è una strada che l’Europa ci impone e noi siamo già in procedura d’infrazione per aver violato queste disposizioni. Noi paghiamo 24 milioni di euro l’anno per mantenere i campi rom e le associazioni che lavorano in questi campi. Mafia capitale ci ha ampiamente dimostrato come vengono utilizzati quei fondi”.
Lascia un commento