“Ho fortemente voluto l’iniziativa di oggi, in un momento cruciale per l’Europa intera, chiamata a fronteggiare la più grave crisi dei rifugiati dalla fine della seconda guerra mondiale. Sessanta milioni di persone in movimento, senza averlo scelto. Un fiume di uomini, donne e bambini in fuga da guerre, violenze e persecuzioni, che spesso tentano di raggiungere la salvezza nel nostro continente attraversando il Mar Mediterraneo. Cercano pace e sicurezza, come farebbe ognuno di noi, come fecero i nostri nonni”. Lo dice la presidente della Camera Laura Boldrini, nel corso di una cerimonia in onore della Guardia costiera a Montecitorio.
Poi, aggiunge: “Questi viaggi pericolosi, condotti su mezzi del tutto inadeguati a fronteggiare il mare aperto, a volte carrette fatiscenti, altre volte gommoni ‘artigianali’, improvvisati, conducono in molti casi a tragedie. I morti nessuno sa quanti siano. Si stima che l’anno scorso almeno 3.700 migranti abbiano perso la vita nel canale di Sicilia e nel Mar Egeo. Ma voi mi insegnate che questa cifra, già mostruosa, è una cifra per difetto, perché dei dispersi non si può fare un preciso calcolo. Un bilancio terribile, che sarebbe stato ancora peggiore se a coordinare una gran parte delle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo non ci fosse stata la nostra Guardia costiera, non ci foste stati voi; se a salvare vite umane tra le onde, spesso in condizioni meteorologiche proibitive, non ci fossero state le motovedette della nostra Guardia costiera”.
Per Boldrini “l’evento di oggi intende invece sottolineare il sostegno forte ed inequivocabile delle istituzioni italiane alla Guardia costiera, il riconoscimento di tutto quello che avete fatto. Un corpo dello Stato che negli ultimi venticinque anni ha coordinato il soccorso o salvato in prima persona circa 640mila persone in pericolo di vita in mare, 150mila dei quali soltanto nell’ultimo biennio. Senza il vostro intervento avremmo assistito, in questo quarto di secolo, ad un numero di tragedie ancora maggiori, ad un’immane ecatombe”. L’ammiraglio Vincenzo Melone, comandante generale della Guardia costiera presente alla cerimonia, aggiunge: “Serve una diversa gestione del problema” dei migranti, “l’Italia non puo’ solo subirlo come sta accadendo, ma comunque il nostro Paese sta facendo la sua parte, nell’insieme delle sue articolazioni: noi a mare e le prefetture nelle operazioni di riconoscimento a terra. Ma non possiamo affrontare da soli un problema epocale”. Al termine della cerimonia, Laura Boldrini ha regalato a Melone una targa commemorativa, ricevendo dall’ammiraglio un modellino di una nave della Guardia costiera. (Dire)
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