Dopo la decisione del tribunale del riesame che ha annullato il provvedimento di carcerazione preventiva, l’infermiera Fausta Bonino potrebbe tornare a lavorare in terapia intensiva a Piombino? “In reparto mi sembra difficile, sia per la serenità della persona indagata che per la serenità del sistema. La signora Bonino presentò ricorso al tribunale del lavoro contro il provvedimento che la spostava, a ottobre scorso, dal reparto di terapia intensiva e la collocava presso degli ambulatori dove svolgeva un compito e non aveva accesso così all’utilizzo di medicinali”. Lo ha spiegato l’assessore regionale per il Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, parlando coi giornalisti a margine di un convegno.
“Vedremo il giudice del lavoro come valuterà i fatti– ha proseguito-, ricordo che l’esame è diverso da quello della magistratura penale. Il giudice del lavoro ha un approccio differente, deve valutare la legittimità di un provvedimento di spostamento, non la colpevolezza della dottoressa Bonino. Vedremo cosa valuterà in merito a questo spostamento”. Saccardi ha menzionato, peraltro, come si sia giunti ancor prima dell’incriminazione al trasferimento dell’infermiera accusata di 13 omicidi. “L’azienda sanitaria intervenne naturalmente all’epoca su segnalazione dei Nas- ha evidenziato-, che avevano individuato questa infermiera come possibile responsabile dei fatti e noi, quindi, per garantire la sicurezza dei 28 operatori su suggerimento dei Nas, provvedemmo allo spostamento. Vedremo- ha ulteriormente chiosato-, il magistrato valuterà in autonomia come è giusto che sia e secondo le norme di legge. Noi per il momento manteniamo i provvedimenti che abbiamo adottato, eppoi faremo quello che la legge ci dice di fare”.
Nel frattempo, l’infermiera resta sospesa dal servizio e “noi andiamo avanti coi provvedimenti che abbiamo adottato per garantire la migliore sicurezza possibile a quel reparto”, conclude Saccardi. (Dire)
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