A trainare la ripresa del commercio al dettaglio è il comparto alimentare che cresce nelle vendite in tutte le tipologie distributive dai discount (+4,8%) alle piccole botteghe (+2%), ma anche negli ipermercati (+2,7%) e supermercati (+3,3%). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio al dettaglio dell’Istat relativi al febbraio 2016 rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
L’alimentare cresce complessivamente ad un tasso del 3,3 per cento che è superiore del 65% rispetto al non alimentare (+2%) ma la tendenza positiva è confermata – sottolinea la Coldiretti – dall’aumento del 1,1% del fatturato dell’industria alimentare e del 7,3% delle esportazioni di cibo e bevande alimentari, pari a piu’ del doppio della media generale, a febbraio rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’aumento di spesa alimentare è il segno piu’ tangibile della ripresa poiché è – precisa la Coldiretti – la seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione ed è destinata ad avere un effetto traino sull’intera economia. L’auspicio è che ora i risultati positivi nell’industria e nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo dove – conclude la Coldiretti – per molti prodotti vengono riconosciti compensi che non coprono neanche i costi di produzione, dal latte alla carne fino alla frutta e verdura.
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