Sulla Libia “sono arrivate pressioni” da “qualcuno direbbe lobby” visto che “oggi va di moda dire cosi’”, pressioni il cui contenuto era “‘vai, interveniamo, vai con gli aerei manda cinquemila uomini in Libia’” e invece “abbiamo scelto una strada diversa”. Matteo Renzi, presidente del Consiglio, lo dice intervenendo dal palco del Niccolini di Firenze, inaugurando il tour nei teatri in vista del referendum costituzionale del prossimo ottobre.
Renzi ricorda comunque “i nostri soldati e i nostri marinai, ai quali esprimo la nostra gratitudine, sono in Afghanistan, sono a Mosul in Iraq a difendere una diga che potrebbe causare una catastrofe naturale, a salvare vite umane”, in tutto cio’ “siamo orgogliosi del tricolore”. (Dire)
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