“Leggo l’appello che i dipendenti delle biblioteche provinciali di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo hanno rivolto nei giorni scorsi al presidente della Regione, affinche’ si giunga al piu’ presto ad una definizione chiara del futuro di tali primarie istituzioni culturali ed implicitamente del destino professionale degli stessi”. Inizia cosi’ una nota del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. “Non e’ il caso di tornare a sottolineare approfonditamente, ora e qui, l’importanza ed il valore di tali istituzioni ne’ e’ il caso di soffermarsi su quanto piu’ che noto: la vitalita’ ed il ruolo culturale ed aggregativo che quotidianamente i presidi bibliotecari assicurano, in particolar modo per i giovani. Cio’ che intendo rilevare e sottolineare – afferma il sindaco – e’ la necessita’ improrogabile di affrontare la questione, vista la ristrettezza dei tempi a disposizione e considerata l’importanza della materia in discussione.
Nei mesi scorsi – ricorda – ho gia’ reso pubblico il mio pensiero, manifestando una preoccupazione viva e condivisa dall’intera Giunta comunale di Teramo, derivante dagli effetti che il disposto legislativo di abolizione delle province causa anche sulla piu’ importante istituzione culturale del nostro territorio. Non e’ il caso di indugiare oltre; e’ necessario adoperarsi per scongiurare le piu’ nefaste prospettive. Ritengo, a questo punto, di far mio l’appello e raccogliere tutte le energie allo scopo di individuare le linee strategiche piu’ adatte alla ricerca della soluzione. Ribadisco la mia assoluta e completa disponibilita’, confermando l’ipotesi di inserire la biblioteca provinciale Delfico nel percorso museale della citta’ di Teramo. E’ evidente che questo non potrebbe avvenire senza precise assunzioni di impegni economici, finanziari e normativi, da parte degli enti sovraordinati. Per questo – rileva infine Brucchi – e’ inevitabile aprire ora un confronto tra enti ed istituzioni, al fine di valutare le prospettive e individuare le azioni da mettere in campo”.
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