Associazioni e organizzazioni di volontariato potranno collaborare, a titolo gratuito, con l’Amministrazione comunale alla cura, manutenzione e sorveglianza del complesso delle mura medievali, recentemente oggetto di un complesso intervento di restauro e valorizzazione. Lo ha stabilito la giunta comunale, accogliendo una proposta deliberativa dell’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano.
“Abbiamo deciso di raccogliere l’offerta delle associazioni per la sorveglianza e la cura della cinta muraria, – ha dichiarato l’assessore Di Stefano – attraverso la stipula di una “Convenzione di adozione”, che sarà regolata da un disciplinare e riguarderà la fascia pomeriale, per tratti compresi tra i 200 e i 500 metri, compresi le porte ed i bastioni. Potranno presentare istanza, che andrà indirizzata al sindaco, associazioni e organizzazioni di volontariato. Il servizio comprenderà interventi di piccola manutenzione che non riguardino elementi lapidei, come, ad esempio, il mantenimento del decoro ambientale, nonché l’immediata segnalazione di ogni necessità di intervento quali la presenza di punti luce spenti o mal funzionanti, eventuali atti di vandalismo o l’abbandono di rifiuti pericolosi o ingombranti. Ricordo che, dopo l’ultimazione del restauro, – – ha proseguito l’assessore – che ha impegnato fondi per 8 milioni di euro, l’Amministrazione comunale ha ritenuto indispensabile porre in essere una serie di interventi di completamento, volti contestualmente a preservare e valorizzare il complesso murario. È stato pertanto predisposto dalla Direzione Regionale Beni culturali per l’Abruzzo un apposito progetto finalizzato alla valorizzazione del perimetro murario sia dal punto di vista della fruibilità, attraverso la creazione di un percorso pedonale, sia per l’aspetto visivo, con un sistema di illuminazione che facilita ed esalta la lettura del tessuto murario. Il progetto di valorizzazione ha perseguito l’obiettivo di ricreare una fascia verde controllata, rendendo nuovamente percepibile la struttura muraria e, in alcuni casi, ripristinandone la fruibilità grazie a un sistema di camminamento. È stato inoltre realizzato un sistema di illuminazione della cinta muraria in grado di metterne in risalto la tessitura e fornire la corretta lettura degli elementi significativi, come i torrioni quadrangolari o le porte. Un patrimonio che va curato e tutelato. Riteniamo che favorire la partecipazione alla salvaguardia del “bene comune”, anche nell’ottica dell’inclusività, consente di responsabilizzare e sensibilizzare la cittadinanza, anche nelle sue forme associative, ai temi della tutela e del rispetto del patrimonio pubblico, ed assicura un controllo costante e mirato. Per tale ragione abbiamo deciso di avvalerci della collaborazione di associazioni e organizzazioni di cittadini che vogliano prestare un servizio, a titolo di volontariato, per la cura e la salvaguardia di un bene monumentale tra i più suggestivi della nostra città”.
[…] L’Aquila, Mura Ubiche: cura e sorveglianza ad associazioni e organizzazioni di volontariato […]