Il prossimo 13 maggio nel Palazzo di Giustizia a Pescara, si apre una esposizione permanente di opere di importanti fotografi vissuti a Pescara dal tardo Ottocento ad oggi. Titolo dell’evento, “C’e’ qualcosa di nuovo…anzi d’antico. Fotografi a Pescara”. La mostra, organizzata dalla Fondazione Forum Aterni e’ stata autofinanziata dagli avvocati del Foro di Pescara con lo scopo di marcare una attiva presenza degli avvocati nella piu’ generale vita culturale della citta’.
La mostra e’ intitolata alla figura dell’avvocato-intellettuale Bruno Sulli, recentemente scomparso, il cui importante contributo agli studi storici regionali ed alla abruzzesistica e’ unanimemente riconosciuto. L’iniziativa rivela un volto inedito della Pescara contemporanea: per eccellenza la citta’ della fotografia in Abruzzo. La mostra – spegano gli organizzatori – intende documentare, attraverso l’esposizione di opere di Cascella, De Antonis, Moder, Iammarrone, Durini, la fase fondativa della tradizione fotografica pescarese la cui vitalita’ si esprime nelle opere dei contemporanei D’Angelo, Di Paolo, Schirato e di altri illustri fotografi di Pescara, che la Fondazione auspica di poter documentare in una ulteriore sezione espositiva. E’ prevista la pubblicazione di un catalogo della mostra che e’ anche occasione per un approfondimento critico sullo scenario della storia della fotografia pescarese grazie ai saggi di due autori, Sandro Parmiggiani e Giorgio D’Orazio, la cui ricerca ha consentito di ripercorrerne le tappe principali. Il percorso espositivo segue il criterio cronologico; in tutto sono esposte 22 fotografie che trattano una variegata molteplicita’ di argomenti.
Si va dalle modelle in posa di Cascella, che indossano con fierezza gioielli tradizionali abruzzesi, a testimonianza del rapporto tra la pittura e la fotografia, alla Paolina Borghese vestita con una pelliccia di Balzani, un noto capolavoro di Pasquale De Antonis del 1947, che ben documenta l’estro creativo di uno dei piu’ brillanti fotografi di moda del Novecento; vi sono poi fotografie che hanno immortalato momenti storici di feste religiose ed altre attivita’ delle genti d’Abruzzo – in gran parte dovute a Moder e Iammarrone – ma anche situazioni commoventi, talvolta drammatiche che giungono dall’estero, dovute a due grandi professionisti: Luciano D’Angelo e Stefano Schirato. Spicca poi una mirabile testimonianza del grande fervore artistico internazionale che ha coinvolto Pescara in un recente passato: tre ritratti di volti noti del mondo dell’arte contemporanea, eseguiti da una grande firma abruzzese della fotografia, Gino Di Paolo, e l’immagine piu’ eloquente del rapporto tra i fotografi pescaresi e il mondo internazionale dell’arte: Beuys e Wahrol al Guggenheim Museum fotografati da Buby Durini.
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