Parte dai ragazzi la sfida alla contraffazione: circa 450 studenti, appartenenti a 23 classi di otto scuole superiori del territorio fiorentino hanno spiegato – prima di tutto ai loro coetanei – che lalterazione di cibi e prodotti genera danni sociali, economici e alla salute. Lo hanno fatto con 18 lavori originali fra i quali video, slides e poster digitali, che sono stati presentati questa mattina al cinema teatro Odeon nel corso di una lezione-spettacolo curata dall’Osservatorio anti-contraffazione della Camera di Commercio di Firenze e nella quale è andato anche in scena lo show SostEdibile sul consumo consapevole e la lotta alle frodi alimentari.
«Oggi le produzioni illegali provocano pesanti danni sociali ed economici, minano la nostra salute e contribuiscono al proliferare di gestioni criminali in tanti settori – ha sottolineato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze durante levento -.
Sono i ragazzi la nostra diga contro lillecito, se diventano testimonial del consumo consapevole e delle minacce della contraffazione offrono la miglior garanzia per provare a debellare questa piaga».
Se limportanza della lotta alla contraffazione di tutte le istituzioni insieme è stata sottolineata in apertura di evento dal prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, nello spettacolo di Andrea Segrè, con la partecipazione di Tiziana Masi, sono state messe in scena le differenze fra chi adotta consumi consapevoli e chi non rispetta le regole, adoperando e vendendo prodotti dannosi. Il prefetto Giuffrida ha poi lanciato la proposta di un protocollo contro la contraffazione alimentare fra Prefettura e Camera di Commercio di Firenze per contrastare meglio il fenomeno dellillegalità in produzioni tipiche del nostro territorio. Lidea, subito raccolta da Bassilichi, diventerà operativa nelle prossime settimane.
I veri protagonisti della mattinata sono stati i ragazzi con i loro lavori anti-falsi, prodotti dopo un ciclo dincontri organizzati in classe dallOsservatorio anti-contraffazione. E stata una giuria di esperti poi a selezionare i lavori: il primo premio è andato agli studenti della quinta A, quinta B e quarta A della Enriques di Castefiorentino con un poster digitale che riprende una famosa opera di Renè Magritte, traslata nellambito della contraffazione; seconda classificata la quarta B turismo dellIstituto Fermi di Empoli con un video in stile Le Iene che denuncia i fake fra i giovani; terzo posto per la quinta A-eno dellIstituto Buontalenti di Firenze con una tavola grafica sulla corretta etichettatura delle bottiglie dolio.
Riconoscimento speciale per la quinta B dellIstituto Buzzi di Prato con un poster digitale che ha come protagonista Willy il Coyote, testimonial involontario dei danni provocati dalla contraffazione. Applauditi anche i lavori delle altre scuole che hanno partecipato al progetto: lIstituto Tecnico Agrario Statale di Firenze, lIIS Cellini di Firenze, lIIS Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo e lISIS Gobetti Volta di Bagno a Ripoli.
Tutti i lavori saranno visibili sul sito e sulla pagina Facebook della Camera di Commercio di Firenze: una speciale votazione online sarà aperta fra poche ore con lobiettivo di condividere il più possibile queste opere anti-contraffazione degli studenti.
«La contraffazione è il male che distrugge il nostro made in Italy – ha commentato Franco Baccani, presidente dellOsservatorio anti-contraffazione della Camera di Commercio di Firenze -. Ecco perché assume un ruolo ancora più fondamentale limpegno dellOsservatorio anti-contraffazione. E ancora di più il lavoro fatto con i ragazzi delle scuole, perché possono essere loro i primi portatori di una cultura della legalità che si afferma e accresce anche attraverso la promozione dell’acquisto consapevole, ovvero consapevole delle scelte esplicite ed implicite che si compiono quando si acquista un prodotto. E quindi, di quel mondo, di quella cultura, di quel valore, non solo economico, che cè dietro a ogni prodotto che è dato dalla sintesi della qualità dei materiali, della ricerca, della creatività, dell’innovazione nelle tecniche di produzione, del rispetto di regole e norme che tutelano i lavoratori che lo producono».
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