“La revoca dei posteggi per 11 commercianti ambulanti di Pescara, sbattuti fuori dal mercato rionale di via Pepe, e’ stata firmata dal sindaco Alessandrini per morosita’ che si aggirano intorno ai 1.500 euro non per ingenti somme come ha affermato la sua maggioranza. E mentre i nostri commercianti vanno fuori, entrano gli extracomunitari, l’ennesima vergogna della giunta Alessandrini che ha varato il bando per assegnare 50 posteggi, sempre nel mercato di via Pepe, agli extracomunitari oggi presenti nel mercato abusivo delle aree di risulta, ambulanti che, sino a oggi, non hanno mai pagato un euro per occupare quell’area pubblica. Siamo di fronte all’ennesimo atto di razzismo al contrario, in cui a essere penalizzati sono, al solito, i contribuenti di Pescara, che, ed e’ molto probabile, vittime della crisi imperante, si saranno ritrovati nell’impossibilita’ di pagare la Cosap. Ma il sindaco Alessandrini, giustamente, anziche’ tendere loro una mano, valutare un piano di rientro personalizzato, rateizzare al massimo il debito per consentire loro di continuare a lavorare, li prende e li sbatte in mezzo a una strada”.
La denuncia e’ stata ribadita dal capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri. “Ormai non ci sono piu’ aggettivi per qualificare una giunta comunale nemica dei pescaresi – ha sottolineato Sospiri – una giunta contraddittoria, schizofrenica nella gestione del territorio e dei suoi servizi. Un anno fa il sindaco Alessandrini firma l’ordinanza per sfrattare il mercato abusivo degli extracomunitari dalle aree di risulta; la sua maggioranza in Consiglio comunale si spacca, rischia la sfiducia, e allora interviene il sindaco-ombra, il governatore D’Alfonso che lo spedisce in vacanza e interviene per risolvere lui il problema. In sostanza smentisce il sindaco Alessandrini, ferma lo sgombero e inizia una finta trattativa di trasferimento con gli extracomunitari che animano quel mercato abusivo, in cui si vende per lo piu’ merce contraffatta, sperando che sul tema si spengano i riflettori”.
“E invece – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia – i riflettori si riaccendono, e il sindaco Alessandrini, dopo mesi di silenzio, senza aver mai revocato ne’ eseguito l’ordinanza di sgombero, s’inventa un bando, ossia l’idea e’ quella di trasferire gli ambulanti delle aree di risulta all’interno dei vari mercati rionali della citta’, riservando loro una serie di posti in via esclusiva, ed emana un bando per affidare la gestione di quegli spazi a una societa’ o Associazione del settore, la quale dovra’ essa garantire il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico al Comune, e occuparsi poi di gestire gli spazi e di fare cassa nei confronti degli ambulanti extracomunitari. Una procedura che abbiamo contestato, chiesto di fermare, ma che e’ invece andata avanti e il 13 maggio scadranno anche i termini del bando. Secondo quel bando – ha quindi spiegato il consigliere regionale – ben 50 operatori extracomunitari, oggi presenti abusivamente sulle aree di risulta, troveranno posto nel mercato di via Pepe, dove sono stati loro riservati i relativi posteggi, e parliamo di ambulanti che sino a oggi non hanno mai versato un solo euro per l’occupazione del suolo pubblico sulle aree di risulta, ne’ sappiamo nulla sul pagamento delle altre imposte, compresa l’emissione degli scontrini. Nel frattempo pero’ ecco che arriva l’amara sorpresa: nei giorni scorsi il sindaco Alessandrini ha firmato la revoca delle autorizzazioni-licenze per il commercio ambulante nei confronti di 11 operatori presenti da anni nel mercato di viale Pepe, parliamo di utenti che operano nell’area mercatale anche dal 2003 o dal 2008. La colpa di quei lavoratori e’ quella di non essere riusciti a coprire tutte le mensilita’ della Cosap, accumulando un debito nei confronti del Comune di Pescara che va da un minimo di 1.512 euro sino a un massimo di 4mila euro che e’ il caso limite di un unico ambulante, titolare di licenza dal 2003. Ovviamente – ha detto infine Sospiri – chiediamo al sindaco Alessandrini di fermare le procedure di sfratto per gli 11 ambulanti in difficolta’, di riaprire le relative istruttorie e di consentire una rateizzazione massima di somme che non sono stratosferiche, per non piegare ulteriormente l’economia delle nostre famiglie”.
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