“La tutela del Made in Italy – che parte necessariamente dalla tracciabilità dei prodotti e dalla valorizzazione delle indicazioni d’origine – non è tema sul quale ci si possa dividere. Il ritiro dell’art. 3 della Legge Europea non nasce da paure del Governo, ma dalla consapevolezza che in questa fase è più utile correre il rischio di incorrere in infrazione piuttosto che indebolire il fronte comune per tutelare la nostra specificità.”
Lo afferma il senatore Andrea Olivero, Vice Ministro delle PoliticheAgricole, Alimentari e Forestali, a margine degli odierni lavori del Senato. “Siamo determinati ad andare avanti sulla strada del riconoscimento della tracciabilità dei nostri prodotti e sono sicuro che presto si vedranno i frutti del percorso intrapreso”.
“Nella Legge europea vi sono importanti passi positivi per l’agricoltura italiana, dalla riduzione e armonizzazione dell’IVA delle piante aromatiche – superando una incredibile discriminazione dell’origano durata decenni – fino alla riduzione, dal 1 gennaio prossimo, dell’IVA per il settore tartuficolo. Sono stati trovati punti di equilibrio positivi anche per la tutela dell’olio d’oliva italiano, nella consapevolezza che è necessario, dove possibile, evitare infrazioni (con conseguente esborso finanziario) ma senza abbassare la tutela della qualità. Senza demagogia e ascoltando l’aula abbiamo fatto bene il nostro lavoro”.
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