11 maggio 2016: le unioni civili sono legge dello Stato, attraverso una delle più grandi riforme del diritto di famiglia dal 1970.
Questo circolo territoriale dedica questa conquista di civiltà a tutti quegli uomini e quelle donne aquilane che, ancor prima che essere favorevoli alle nostre istanze fosse un sinonimo di consenso, ci erano vicini nelle nostre battaglie. Gli attivisti e le attiviste di Arcigay L’Aquila porteranno sempre nel cuore i volti di chi il 23 Gennaio scorso , ha manifestato al loro fianco in pieno centro storico, esponendosi di fronte a parenti e amici, perché anche noi potessimo esistere agli occhi dell’ Italia.
Per questo motivo ringraziamo anche tutti quelli omosessuali aquilani mai venuti allo scoperto, che nel corso degli anni si sono piegati alla volontà di una società arcaica e maschilista, barattando la loro esistenza per un matrimonio di facciata, perché è anche grazie a loro che un giorno abbiamo deciso di non nasconderci più.
Infine salutiamo i nostri aguzzini, che da questa dolente sconfitta apprenderanno che nessuna gabbia sociale può resistere al coraggio delle persone libere e alla bellezza dei colori dell’umanità.
Resta ancora molta strada da fare: le unioni civili mancano dell’essenza stessa del matrimonio, che se da una parte resta solo un “nomen giuridico”, dall’altra rappresenta per le famiglie arcobaleno, il senso stesso di un’uguaglianza piena, che evidentemente ancora latita, specialmente alla luce dello stralcio della stepchild adoption dal testo approvato. D’altra parte c’è già chi minaccia di ricorrere al referendum abrogativo, proprio come avvenne per il divorzio negli anni ’70, e già diversi sindaci minacciano l’opposizione di coscienza avverso la celebrazione delle unioni civili: la guerra per noi è tutt’altro che vinta.
L’Italia di fatto è ora più che mai un Paese pericolosamente esposto alle insidie dei nostri oppositori, in mancanza di una legge che preveda un aggravante per i reati di violenza mossi dall’odio omofobico. Proprio per questo, in occasione della “Giornata Internazionale contro l’Omofobia” del 17 maggio, abbiamo già in programma due eventi: lunedì 16 maggio alle ore 11:00 incontreremo gli studenti del Liceo Scientifico A.Bafile assieme al regista Filippo Soldi, per presentare il suo documentario sulla violenza omofobica dal titolo “Non so perché ti odio” (presente a L’ Aquila LGBT Film Festival il mese scorso); invece mercoledì 18 maggio, a partire dalle ore 18:00, saremo a Casematte per un reading collettivo sulle discriminazioni dal titolo “Leggi contro l’omofobia”, aperto a chiunque voglia presentare uno scritto sull’argomento. Alle ore 21:00 dello stesso giorno avrà poi luogo la proiezione di “Stonewall”; il fatto che l’unico cinema del capoluogo non ritenga il film della storia del movimento LGBT appetibile per la propria clientela, la dice lunga sull’idea di cultura promossa nel nostro Paese.
Arcigay M.Consoli L’Aquila
Il Presidente – Leonardo Dongiovanni
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