L’orso è sceso a valle e si candida in Consiglio comunale. Capolista dei Verdi a Bologna, col nome di battaglia Daniza (in memoria dell’orsa uccisa in Trentino) è Davide Celli, figlio del famoso entomologo, tornato alla politica attiva dopo anni di isolamento (“Ho vissuto in una casa nel bosco”) e di battaglie per gli animali. Celli è da tempo in prima fila in difesa degli orsi del Trentino e “la candidatura a Bologna- spiega oggi in conferenza stampa insieme al candidato sindaco, Matteo Badiali- è un modo per portare avanti questa battaglia”. Perchè gli orsi in fondo “sono anche dei bolognesi, che hanno diritto di vederli vivi e liberi”. Non a caso, Celli si presenta in conferenza stampa vestito da orso.
“Faccio queste cose, ma ho iniziato a fare politica nei Verdi con mio padre negli anni ’90- ci tiene a ricordare- e dal 2004 al 2009 sono stato in Consiglio comunale negli anni più difficili della storia di Bologna, col sindaco Sergio Cofferati. Allora gestivo il conflitto col Cinese, oggi cerco di gestire quello con i nemici degli orsi”. Celli si ricandida in Consiglio comunale per portare avanti le sue istanze animaliste. “La gente chiede alla politica una nuova sensibilità- spiega- oggi gli animali sono considerati come fratelli. Ma la politica ancora non se n’è accorta. Tutti i politici oggi fanno foto con un cane in braccio, ma non basta. Mio padre iniziò a farlo negli anni ’90, io voglio rappresentare questa nuova sensibilità”. Detto in altri termini, “il soldato Daniza è tornato”. (Dire)
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