Serio, affidabile, credibile. Sono le tre qualita’ fondamentali che i cittadini italiani interpellati dal Censis nell’indagine “Le citta’al voto: rischio fuga dalle urne”, indicano come imprescindibili per svolgere il ruolo di sindaco. Giovane eta’ ed estraneita’ agli ambienti dei partiti e della politica non sono ai primi posti tra le doti piu’ gradite. Per il 69,5% degli italiani, il profilo ideale del sindaco da votare richiede serieta’, credibilita’ e affidabilita’ e chiunque diventera’ primo cittadino, dovra’ confrontarsi con una percezione degli italiani per cui la vivibilita’ nel proprio territorio rispetto a un paio di anni prima e’ peggiorata per il 60%, rimasta uguale per il 26%, migliorata solo per il 13%.
In dettaglio, per essere un buon sindaco, per il 35% degli italiani che vivono nei Comuni dove si vota, il candidato deve avere competenza amminis trativa e gestionale e per il 14%, il futuro primo cittadino deve aver maturato una esperienza professionale fuori dall’ambiente politico. Un ulteriore 14% vuole un sindaco giovane, energico e con voglia di fare. Per il 9% non deve essere stato coinvolto con la politica del passato. E solo per il 7% il sindaco ideale dovrebbe avere esperienza politica.
L’antipolitica, o meglio il “no” a sindaci con un passato in politica, e’ leggermente superiore tra i laureati (12%). Al contrario, la predilezione per il “politico di professione” e’ leggermente superiore tra gli ultrasessantacinquenni (10%) e i residenti nelle regioni meridionali (8%). Nelle grandi citta’ (con piu’ di 500.000 abitanti) e’ piu’ forte che altrove la richiesta di un sindaco che sia una persona seria, credibile e affidabile (secondo il 77% del campione), e deve essere competente in materia amministrativa e gestionale (42%). Differenze decisive sul profilo ideale del sindaco si registrano tra le persone in relazione al titolo di studio. I laureati piu’ degli altri insistono sulla serieta’ e affidabilita’ (77,5%), e sulla competenza amministrativa e gestionale (45%). Mentre le persone con titolo di studio piu’ basso (fino alla licenza elementare) sono piu’ delle altre orientate a votare candidati giovani e volti nuovi (19%).
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