Giovedì 19 maggio alle ore 18.00 gli studenti di secondo anno del Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica presenteranno “IL PICCOLO PRINCIPE… secondo noi…”, performance a cura della loro docente e regista Maria Cristina Giambruno. In scena i dodici allievi che hanno partecipato all’attività curriculare: Mariangela Americo, Davide Benacquista, Laura De Carolis, Marianna Dell’Orso, Pietro Di Cicco, Elena Fovi, Valentina Marini, Giuliana Pilone, Maria Irene Raggi, Alessia Ruffini, Arianna Splendiani, Maria Raffaella Tamburriello.
L’evento, che si terrà a L’Aquila nell’aula D2.29 dell’edificio Blocco 11 del Dipartimento di Medicina, è in programma nell’ambito del convegno nazionale Interventi precoci in salute mentale: dieci anni di esperienza del servizio aquilano per gli esordi… dallo SMILE al TRIP… che accoglie anche il Primo Premio Scientifico Nazionale Rocco Pollice, promosso dalla famiglia e dall’Associazione SMILE ONLUS Rocco Pollice.
La proposta di uno studio dei contenuti del celebre testo di Antoine de Saint-Exupery finalizzato ad una esemplificazione scenica è maturata nell’ambito dell’insegnamento di Animazione Teatrale in Riabilitazione Psichiatrica tenuto dalla docente Maria Cristina Giambruno. Gli studenti del corso si sono impegnati con entusiasmo nell’attuazione del progetto didattico nelle diverse fasi predefinite, curandone ogni dettaglio funzionale, fra cui l’adattamento del testo, la ideazione di elementi scenici, costumi, trucchi e commento musicale. Così gli studenti riassumono il senso della loro esperienza che certamente non mancherà di orientare il loro percorso in ambito umano e professionale verso “tutti i grandi che sono stati bambini una volta”, perché “pochi di essi se ne ricordano”: lo scopo è quello di far riemergere il bambino che è nascosto in tutti gli adulti facendo ricordare loro che “l’essenziale è invisibile agli occhi”.
La scelta di approfondire la tematica de “Il Piccolo Principe”, e di portarne in scena una riduzione ad hoc, è argomentata dagli studenti in ragione del fatto che l’opera del grande scrittore francese non è solamente un testo per bambini, ma è un racconto trans generazionale, che insegna a vivere, amare e a capire il mondo che ci circonda: si vive bene solo se si fanno prevalere i sentimenti. Questi tecnici della salute mentale attraverso l’incontro con il Piccolo Principe hanno indagato il tema della relazione da instaurare con persone con problematiche psichiatriche non limitandosi all’analisi del singolo sintomo, bensì studiando una valutazione globale della persona, arrivando a conoscere anche ciò che va al di là della storia clinica.
Gli allievi attraverso le tecniche di espressione verbale e non verbale apprese in maniera esaustiva dall’insegnamento della docente hanno migliorato la consapevolezza espressiva del proprio corpo così da poterne fare tesoro nell’approccio con persone dai disturbi mentali che potrebbero beneficiare da questo ausilio riabilitativo.
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