A Teramo nasce “Caleidoscopio”, associazione che aiuta i malati di Alzheimer e le loro famiglie. E’ stata fondata da cinque professioniste e gestira’, nella sede del CSV, a Piano d’Accio, l’Alzheimer Caffe’. Tra i progetti, l’istituzione di un Meeting center sulla base di una positiva esperienza olandese. Il lancio dell’iniziativa sabato mattina nella sala polifunzionale Nel 2020, secondo i dati riportati dal Ministero della Salute, in Europa potrebbero essere piu’ di 15 milioni le persone affette da demenza. E’ uno degli effetti dell’aumento dell’eta’ media della popolazione, che si manifesta con una maggiore incidenza delle malattie neurodegenerative. Tra queste, la malattia di Alzheimer e’ la patologia con la piu’ alta incidenza, una vera e propria emergenza sanitaria. Per circoscrivere il fenomeno alla sola provincia di Teramo, sono circa duemila gli utenti colpiti da deficit cognitivi o demenze conclamate e che sono sotto cura presso l’Unita’ Valutativa Alzheimer della Asl di Teramo e al Centro di Igiene Mentale. Per aiutare pazienti e famiglie a gestire i problemi collegati alla malattia, e’ nata quindi in citta’ l’associazione Caleidoscopio.
A fondarla sono state cinque professioniste che, a vario titolo e con diverse professionalita’, si occupano di supporto psicosociale: Lucia Serenella De Federicis, Irene Ammazzalorso, Emanuela Zenobi, Sabrina Bellacosa, Maria Catalani. L’associazione, proseguendo una recente esperienza portata avanti in modo individuale dalle cinque professioniste, ha iniziato nella sede del Centro Servizi per il volontariato della provincia di Teramo l’Alzheimer Caffe’, un ciclo di incontri gratuiti la cui partecipazione e’ riservata alle persone colpite da deficit cognitivi e demenze conclamate, ai loro familiari e ai caregivers, ovvero le persone a cui e’ affidato il sostegno dei malati. I partecipanti, nell’Alzheimer Caffe’, prendono parte a differenti attivita’: le persone affette dalla patologia vengono invitate di volta in volta ad eseguire diverse attivita’ sotto la guida di personale formato ad hoc (es. stimolazione cognitiva con psicologo; lezione di yoga con maestro yoga certificato; musicoterapia con terapeuta, ecc.); in un’altra stanza, i familiari e i caregivers partecipano ad un gruppo di ascolto condotto da uno psicologo e psicoterapeuta e, a seconda della programmazione, si avvalgono del supporto di esperti nella gestione delle diverse problematiche che la demenza puo’ comportare (avvocato, assistente sociale, infermiere, ecc.).
L’obiettivo dell’associazione Caleidoscopio e’ quello di trasformare l’ Alzheimer Caffe’ in un Meeting center, un centro che stabilmente si occupi di integrare le diverse attivita’ di supporto in un unico spazio fisico “aperto” non solo alle persone con demenza ma anche ai caregivers, con un’attenzione costante alla dimensione affettiva. I dati preliminari della sperimentazione realizzata in Olanda mostrano peraltro una diminuzione, dopo sette mesi di partecipazione, dei disturbi comportamentali e dell’umore (in particolar modo dei comportamenti antisociali, depressivi ed apatici) ed un ritardo del ricovero in case di cura delle persone con demenza.
Di questo e di altro si parlera’ nel convegno “La demenza di Alzheimer: le nuove frontiere dell’approccio integrato. Prendersi cura del malato e della sua famiglia”, che l’associazione Caleidoscopio ha organizzato per sabato 21 maggio, alle ore 9.30, nella sala polifunzionale di Via Comi, a Teramo, con l’intervento di numerosi esperti del settore. Tra questi Nicola Serroni, medico psichiatra, direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL di Teramo, responsabile del servizio Hub & Spoke della ASL di Teramo; Daniela Campanella, medico psichiatra, dirigente medico del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo; Emanuela Zenobi, infermiera servizio ADI ASL di Teramo e counselor in formazione; Domenico Passafiume, professore associato dell’Universita’ dell’Aquila, direttore del Corso di Laurea in Terapia Occupazionale dell’Universita’ dell’Aquila e responsabile del Centro di valutazione e stimolazione cognitiva per malati di Alzheimer della ASL dell’Aquila; Alessandro Stronati, psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale, presidente della Alma-Consulting soc. coop. servizi per l’anziano di Jesi; Rabih Chattat, professore associato dell’Universita’ di Bologna, responsabile italiano del Progetto europeo MeetingDem. “Vogliamo individuare – ha spiegato Lucia Serenella De Federicis, presidente dell’associazione – una rosa di enti ed associazioni interessati a far parte di un comitato promotore che si adoperi per la realizzazione qui a Teramo di un Meeting Center. Ci auguriamo di sensibilizzare le istituzioni anche in vista anche dell’adeguamento della Regione Abruzzo al Piano Nazionale delle Demenze redatto nel 2014”.
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