Martedì Bernie Sanders è stato proclamato vincitore delle primarie democratiche in Oregon. Secondo l’Associated Press, in Kentucky il risultato è ancora in bilico.
“Questo è l’inizio dello slancio finale per vincere in California,” ha detto Sanders a un raduno di 11.168 sostenitori alla California State University a Dominguez Hills. “Un sacco di gente dice che Bernie Sanders dovrebbe ritirarsi, che il popolo della California non dovrebbe avere il diritto di determinare chi sarà il prossimo presidente,” ha aggiunto. “Resteremo in lizza fino al conteggio dell’ultimo voto… e poi porteremo questa lotta alla convention di Filadelfia”.
Con il risultato in Oregon, il senatore del Vermont ha vinto per la terza volta in tre settimane ed è arrivato ad aggiudicarsi venti stati.
“Sarà una corsa in salita, lo riconosco, ma abbiamo la possibilità di arrivare a Filadelfia con una maggioranza di delegati” ha dichiarato Sanders.
Da quando ha lanciato la sua campagna, Sanders ha sfidato l’establishment del Partito Democratico e conquistato oltre il 45% dei delegati alla convenzione nazionale di luglio.
Parlando ai suoi sostenitori nel sud della California, Sanders ha mandato un secco messaggio ai pezzi grossi del partito: “Io dico ai leaders del Partito Democratico: aprite le porte. Fate entrare la gente. L’altra opzione, un’opzione tragica e triste, è quella di mantenere lo status quo e restare un partito con poca partecipazione e poca energia”.
Con Donald Trump probabile candidato repubblicano, Sanders sostiene di avere più possibilità di vincere le elezioni di novembre rispetto a Hillary Clinton.
“Incredibilmente” i democratici hanno permesso a un repubblicano di destra di conquistare una maggioranza di voti dei lavoratori americani. “Ma io non permetterò al Partito Repubblicano, che rappresenta i ricchi e i potenti, di ottenere quei voti” ha aggiunto Sanders“.
La California, che mette in palio ben 475 delegati, voterà per le primarie il 7 giugno. Sanders ha parlato dopo la proclamazione dei risultati in Oregon e ha dichiarato che deciderà presto se chiedere un riconteggio dei voti in Kentucky.
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