Nel 2013 Pescara ha festeggiato i 150 anni della costruzione della ferrovia Ancona-Pescara. Da quella data Pescara si e’ sviluppata in modo costante fino a diventare la citta’ piu’ abitata d’Abruzzo. “Per contribuire a celebrare quell’avvenimento, Il dopolavoro ferroviario di Pescara (Dlf), ha pensato di inserirsi nei festeggiamenti per il 150esimo anniversario, realizzando un Museo del Treno. Per questo scopo da tempo sono stati individuati, nella stazione di Pescara, locali finora mai utilizzati. Recentemente anche il presidente della nostra Regione ha mostrato interesse a questo progetto, e sono percio’ aumentate le possibilita’ che presto possa realizzarsi”. E’ quanto annuncia il presidente del Dopolavoroferroviario di Pescara Giuseppe Salvatore secondo il quale “Il ‘Museo del Treno d’Abruzzo’ sara’ utile per consegnare memoria a quelli che verranno. Fra le tante possibilita’ che questo Museo consentira’, ci sara’ anche quella di offrire al ‘progetto scuola-ferrovia’ una sede per facilitare la conoscenza del mondo ferroviario.
Questo ‘progetto – sottolinea Salvatore – e’ ormai arrivato alla 15esima edizione, ed ha consentito a decine di migliaia di studenti della nostra regione di avvicinarsi alla realta’ dei treni e delle stazioni. A conclusione del progetto scuola-ferrovia del 2015/66, anche quest’anno ci sara’ una gita in treno. Il 27 maggio 2016 un treno storico trasportera’ circa 400 persone (moltissimi saranno studenti) da Pescara a Popoli. Partenza da Pescara alle 9.15, fermata a Chieti con arrivo a Popoli intorno alle 10 dove e’ prevista anche la presenza di autorita’ locali. Dopo una visita alla citta’, sara’ possibile sostare nell’area delle sorgenti del fiume Pescara. In questo modo – commenta infine Giuseppe Salvatore – il Dopolavoro ferroviario di Pescara vuole contribuire ad educare la nostra comunita’ ad utilizzare mezzi di trasporto rispettosi dell’ambiente, anche con la speranza che un giorno il nostro fiume possa arrivare al nostro mare con la stessa purezza che sara’ possibile verificare alla sorgente”.
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