Roma, Berlusconi: “Marchini ultima occasione per Roma”

Silvio Berlusconi è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). L’appoggio alla candidatura di Marchini a sindaco di Roma. “La gravità dei problemi di Roma impone che a risolverli ci sia una persona con grande esperienza amministrativa e […]

Silvio Berlusconi è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

L’appoggio alla candidatura di Marchini a sindaco di Roma. “La gravità dei problemi di Roma impone che a risolverli ci sia una persona con grande esperienza amministrativa e gestionale –ha affermato Berlusconi-. Marchini ha la concretezza di un imprenditore e conosce i problemi di Roma. Gli altri sono tutti professionisti della politica, che non hanno alcuna cultura di governo e non hanno mai amministrato un edicola o un condominio. Sono stati indicati dai loro leader di partito. Umanamente c’è una sintonia perfetta con Marchini, spontaneo simpatico, mi sembra di conoscerlo da molto più tempo. Ha trascorso gli ultimi 3 anni in consiglio comunale e ha condotto un’opposizione dura contro la disastrosa gestione del Pd. Su ogni tema l’opposizione di Marchini è stata concreta e costruttiva. Il programma di Marchini è molto vicino al nostro, ci sono soluzioni precise e semplici per risolvere i problemi quotidiani della capitale. Roma è giunta al limite, oltre un certo livello il disastro amministrativo non si può più sanare. I romani devono avere uno scatto d’orgoglio. Chiudersi in casa e non andare a votare avrebbe il solo effetto di lasciare tutto com’è negando un futuro migliore a Roma”.

Il ruolo di Bertolaso. “Bertolaso è una risorsa straordinaria, avevo pensato a lui come sindaco –ha spiegato Berlusconi-. E’ stato lui da gran signore a farsi da parte, quando ha capito che la sua candidatura era diventata un elemento di divisione. A quel punto abbiamo ritenuto che solo Marchini tra i candidati avesse le capacità per guidare bene Roma”.

La Ferrari di Marchini. “Esistono diversi tipi di ricchezza –ha affermato Berlusconi-. Una è quella generata dal lavoro di una persona e di una famiglia, che ha creato impresa, sviluppo, lavoro e ha contribuito al benessere comune. Marchini è un imprenditore, non solo non si deve vergognare di essere ricco, è un motivo in più per votarlo perché non ha necessità di arricchirsi con la politica. Anzi, fare il sindaco gli comporterà un danno economico serio”.

Avversari di Marchini. “Non temo nessuno dei 3, perché nessuno dei 3 sarebbe in grado di fare il sindaco –ha dichiarato Berlusconi-. Non saprebbero nemmeno da dove iniziare per salvare Roma dal degrado”.

Raggi e il contratto con Grillo. “Non mi sarebbe nemmeno passato nella testa di dire a un sindaco eletto dalla gente di dimettersi –ha affermato Berlusconi-. La trovo brutta questa cosa della Raggi, il sindaco deve rispondere agli elettori, non può essere una figurina messa lì dagli altri che decideranno per lei, fino a costringerla ad andarsene come ha fatto il Pd con Marino. La Raggi è una brava professionista, ma non mi pare si possa accettare come sindaco una sagoma telegenica guidata da un comico genovese”.

La Meloni e il voto disgiunto. “Mi viene difficile rispondere ad una dichiarazione priva di senso della Meloni –ha affermato Berlusconi-. E’ una cosa da teatrino della politica. I nostri elettori voteranno il simbolo di FI e di conseguenza Marchini. Capisco che la Meloni sia in difficoltà, non a caso Marchini emerge come l’unico candidato che al ballottaggio potrebbe battere i 5 stelle”.

Stadi Roma e Lazio. “Sono favorevole agli stadi di proprietà, ma si tratta di una scelta che ha implicazioni urbanistiche, economiche e di sicurezza complesse –ha sottolineato Berlusconi-. Sono sicuro che Marchini riuscirà a dare ai tifosi stadi d’avanguardia per Roma e Lazio. All’Olimpico c’è troppa distanza tra spalti e campo da gioco, per via della pista d’atletica. Io sono costretto a mettere gli occhiali. Non è uno stadio da calcio. C’è molta differenza tra come si può gustare una partita all’Olimpico e a San Siro, che è uno stadio costruito per il calcio”.

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