Dall’incontro tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti, responsabile per la politica di coesione, arriva una buona notizia per l’Abruzzo. “Il Governo ha assicurato: un ruolo attivo del partenariato sociale nella gestione dei Fondi per il Sud a partire dai Masterplan, prevedendo un ruolo di controllo e di verifica delle Parti Sociali, con riunioni periodiche con la Cabina di regia nazionale del Fondo sviluppo e coesione (FSC)”. Lo afferma il segretario della Cisl AbruzzoMolise, Maurizio Spina”.
L’incontro ha permesso di conoscere la reale situazione delle risorse disponibili per lo sviluppo delle regioni italiane. “L’ammontare complessivo del Fondo sviluppo e coesione (FSC) disponibile per i prossimi anni, a valle delle allocazioni gia’ disposte, ammonta a circa 38 miliardi di euro, di cui 31 al sud e 7,5 al Centro Nord. Di queste risorse, circa 13 miliardi sono stati ridistribuiti attraverso i Patti previsti dal Masterplan con le Regioni e le aree metropolitane del Sud – continua Spina – e l’Abruzzo ha firmato in questi giorni il suo accordo: con 77 interventi per un importo complessivo di 1,5 miliardi, che comprendono 753 milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc) 2014-2020, con un importo di 138 milioni che verra’ speso nel biennio 2016-2017. La Cabina di regia nazionale ha anche il compito di definire la destinazione di ulteriore risorse, che si aggiungono a quelle gia’ assegnate nel 2015 con la firma del Masterplan.
L’Abruzzo con i 753 milioni assegnati ha ricevuto un ammontare che corrisponde sul FCS (ex FAS) alla precedente programmazione 2007-2013. Dei 38 miliardi restano da assegnare 17 miliardi di euro del Fondo di Coesione, che saranno suddivisi: 12 miliardi per il Sud e 4,9 per il Centro Nord. In Abruzzo saranno impegnate ulteriori risorse per circa 500 milioni, che si sommeranno ai 753 milioni gia’ assegnati. Una buone notizia per l’economia e il mondo del lavoro in Abruzzo, perche’ queste risorse aggiuntive, insieme ai Pon Nazionali ed ai 250 milioni stanziati per la rinascita economica dell’area sismica, rendono l’insieme delle risorse disponibili nella Programmazione 2014-2020 importanti e significative. Un quadro che richiede un salto di qualita’ del sistema produttivo attraverso i Poli di eccellenza costituiti, insieme alle Universita’, ai Centri di Ricerca e le reti d’impresa in grado di accedere ai Fondi Diretti dei Programmi Comunitari, perche’ vi sono consistenti risorse, assegnate con bandi rivolti a progetti innovativi e qualificati, che per l’Abruzzo, se opportunamente intercettati, rappresenterebbero una grande opportunita’ per costruire il proprio futuro”, afferma Maurizio Spina.
“La strada delle riforme – osserva quindi il sindacalista – e’ indispensabile ed urgente anche per rispondere all’altra novita’ del cofinanziamento dei fondi strutturali che prevedono il relativo stanziamento nel bilancio regionale. Oggi l’Abruzzo non ha risorse sufficienti da stanziare in bilancio: e’ un problema che dobbiamo assolutamente risolvere, liberando risorse per lo sviluppo ed il lavoro e riducendo sprechi, inefficienze, razionalizzando i servizi a partire dalla sanita’, i trasporti, etc. La firma del Patto per lo Sviluppo tra Regione e Parti Sociali e’ un primo tassello di tale strategia, ma non e’ sufficiente se non ci sara’ continuita’ in grado di far prevalere il senso di responsabilita’ sui localismi e populismi”, ha concluso Maurizio Spina”.
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