A due anni dall’inizio dell’epidemia di Ebola in Africa occidentale, il mondo appare oggi ancora impreparato a rispondere a emergenze sanitarie di tale portata, mentre la mancanza di Ricerca e Sviluppo per nuovi prodotti farmaceutici e i prezzi esorbitanti dei farmaci essenziali richiedono un’azione urgente e congiunta da parte dei leader del mondo. È il monito di MSF all’apertura del vertice del G7 oggi a Ise-Shima, in Giappone.
Sistemi sanitari globali: “Non costruite un ospedale senza pronto soccorso”
MSF esorta i leader del G7 a prendere un impegno ambizioso nel fornire le risorse necessarie a rispondere alle emergenze sanitarie che colpiscono il cuore dei sistemi sanitari globali.
“Chiediamo un’attenzione speciale per garantire che la risposta alle emergenze sanitarie resti centrale in tutte le discussioni sulla sicurezza sanitaria e la copertura sanitaria universale (UHC)” ha detto la dr. Monica Rull, esperta di salute pubblica di MSF, “rispondere con forza alle emergenze sanitarie vuol dire identificare prontamente un bisogno e intervenire negli scenari di crisi seguendo i bisogni dei pazienti come principale filo conduttore e non intervenire soltanto quando è in gioco la minaccia alla sicurezza globale”.
Il lodevole obiettivo della copertura sanitaria universale si sostanzia pienamente solo laddove nessuno abbia difficoltà di accedere alle cure mediche, tanto meno per motivi economici. Ma è chiaro che i bisogni e i rischi legati alle epidemie persistono, dai nuovi casi di Ebola di inizio anno in Africa Occidentale fino all’epidemia di febbre gialla in corso in Angola.
Oggi assistiamo a una capacità di risposta alle emergenze estremamente limitata soprattutto nei Paesi in via di sviluppo e nei contesti fragili (dall’incapacità politica di dichiarare un’epidemia di una malattia infettiva alla scarsità di risorse umane e finanziarie disponibili). I paesi del G7 dovrebbero cogliere questa opportunità per orientare le scelte della comunità internazionale nella direzione di un supporto concreto verso i paesi più fragili e verso quelle aree in cui la popolazione è trascurata o marginalizzata.
“Rafforzare i sistemi sanitari globali senza aumentare la capacità e le risorse per rispondere alle emergenze, è come costruire un ospedale senza pronto soccorso” ha detto Jeremie Bodin, direttore generale di MSF in Giappone.
Abbassare il prezzo dei farmaci salva-vita: seguire la leadership della Francia sull’accesso ai farmaci
MSF plaude al governo francese per aver messo in agenda la questione dell’accesso ai farmaci – incluso il loro costo esorbitante – e la mancanza di Ricerca e Sviluppo (R&D) su farmaci essenziali e innovativi. Ma altri membri del G7 hanno opposto una forte resistenza alla possibilità di esprimersi in maniera inequivocabile a favore di un posizionamento che consentirebbe una ferma assunzione di responsabilità e una leadership chiara sulla questione dell’accesso ai farmaci ivi incluso il costo inaccessibile.
Il G7 deve invertire questa tendenza, non solo rendendo prioritaria questa istanza, ma anche supportando con forza il Panel sull’Accesso ai Farmaci del segretario generale delle Nazioni Unite, che culminerà in un importante vertice a New York a settembre. Allo stesso tempo, MSF esorta i governi del G7 a non cedere alle pressione delle lobby farmaceutiche perché queste istanze non vengano ignorate o compromesse, al vertice e successivamente.
“MSF auspica che il Governo italiano, che peraltro guiderà la prossima Presidenza G7, eserciti la propria leadership e coraggiosamente prenda una posizione chiara accanto al Governo francese per una seria politica di accesso e sostenibilità ai farmaci essenziali” dichiara Gabriele Eminente direttore generale di MSF Italia“L’innovazione si svuota di significato se le popolazioni che ne hanno bisogno non riescono ad accedervi. Un modo per conseguirla, potrebbe essere una sostanziale riduzione dei costi dei farmaci efficaci e di ultima generazione.”
“Ogni giorno nei nostri progetti vediamo le conseguenze che le persone devono affrontare per i prezzi dei farmaci troppo alti o perché i trattamenti di cui hanno bisogno semplicemente non esistono” ha detto il dr. Greg Elder, coordinatore medico della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF. “È una crisi globale che merita l’attenzione dei paesi più potenti al mondo per essere affrontata. E’ fondamentale trovare una soluzione che garantisca a tutti l’accesso ai farmaci di cui hanno bisogno. Se non si affronta in maniera adeguata la questione dei costi eccessivamente elevati dei farmaci essenziali, la copertura sanitaria universale resterà un sogno irrealizzabile”.
L’attenzione dell’opinione pubblica si è concentrata sui prezzi esorbitanti dei nuovi farmaci contro l’Epatite C, che le aziende farmaceutiche hanno stabilito a 1.000 dollari a pillola (circa 100.000 dollari per l’intero trattamento), portando a un razionamento globale del trattamento per una malattia mortale che colpisce 150 milioni di persone e uccide 700.000 persone ogni anno.
Oggi, nonostante i nuovi farmaci possano curare un paziente in 12 settimane, l’Epatite C è la principale causa di morte per malattie infettive negli Stati Uniti. Allo stesso tempo, cresce l’indignazione sulla mancanza di antibiotici per trattare le infezioni resistenti ai farmaci, che secondo un recente rapporto del governo britannico potrebbero uccidere 10 milioni di persone ogni anno entro il 2050. L’Ebola è un altro esempio eclatante di una malattia che, in mancanza di vaccini o trattamenti efficaci, stava diventando un’epidemia globale.
Questi esempi indicano l’urgenza di cambiare il modo in cui viene condotta la ricerca farmaceutica, che deve puntare a rispondere ai bisogni sanitari essenziali perché le persone abbiano accesso ai farmaci di cui hanno bisogno a un prezzo adeguato.
“Rincresce vedere che una volta di più i Governi stiano dando priorità al profitto e non alle vite umane” ha detto Nathalie Ernoult, della campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF. “Non c’è più molto tempo e monitoreremo da vicino come i governi del G7 decideranno di procedere su queste istanze”.
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