“Ben vengano le misure che riducono le ricadute negative sulle imprese delle multe Ue all’Italia. Purtroppo però questi interventi riparatori mostrano un Governo che non è in grado di agire in tempo né di prevenire i propri errori al punto da dover fare una legge ad hoc per poi porvi rimedio”.
Così i deputati del M5S della Commissione Agricoltura commentano la proposta di legge del Pd a prima firma Venittelli, in discussione alla Camera, che riduce le conseguenze della multa Ue, 30 milioni di euro più una penalità di 12 milioni, che l’Italia dovrà pagare per aver concesso, in violazione della normativa europea sugli aiuti di Stato, riduzioni e sgravi degli oneri sociali ad alcune imprese venete. “Si avvera così quanto già denunciato dal M5S lo scorso settembre in un’interrogazione a prima firma Benedetti. Non vorremmo che questo provvedimento del Governo fosse la soluzione per coprire l’elargizione di agevolazioni fiscali concesse dai politicanti di turno per scopi elettorali.
In pratica – spiegano la deputata 5stelle Silvia Benedetti – secondo la legge ‘anti-multa’, le imprese che ora devono restituire i soldi all’Inps, ricevuti sotto forma di sgravio nel triennio 1995-1997, con tutti gli interessi possono vedere i loro debiti compensati con crediti certi, liquidi ed esigibili dalle medesime imprese nei confronti dell’INPS. Non solo. Secondo il testo di legge, il Ministero dell’Economia potrà rivalersi sulle risorse del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e degli altri fondi aventi finalità strutturali”.
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